Fedriga difenda l’interesse della Regione autonoma
«Noi avevamo previsto o l’intesa Stato-Regioni per la nomina dell’amministratore unico o la maggioranza di azioni, componenti cda e presidente a favore delle Regioni e il solo Ad indicato dallo Stato. Adesso siamo a Roma-padrona, allo Stato che vuole comandare a casa nostra, controllare e guadagnare sull’efficienza operativa di una società che il nostro territorio ha creato, fatto crescere e reso solida».
La Lega Fvg, continua Santoro «ha tradito la sua origine federalista, non difende l'autonomia regionale e risponde solo agli ordini di Roma. In tutto ciò, nonostante cerchi di ritrovare in qualche modo una sua centralità politica, Forza Italia non conta più nulla».
E ancora, aggiunge l'esponente dem, «Fedriga sia fedele al mandato di presidente della Regione autonoma e non si lasci divorare dagli appetiti di chi governa a Roma. Qui rischiamo grosso perché la partita è nazionale, gli interessi sono enormi e non possiamo permetterci di cedere di un millimetro. Mettere in mano un asset fondamentale come Autovie a un ministro come Toninelli non è giusto e sarebbe comunque una follia, dato che, messo alla prova dei fatti, ha già fallito su tutti i fronti. Il governo del cambiamento è marcatamente centralista ed autoritario e – conclude – sta riportando le autonomie e la specialità alla preistoria dei rapporti istituzionali».