Sanità: Conficoni-Santoro (Pd), audizione parziale, su vaccini si ascolti mondo scientifico

Instaurare un dialogo e l’ascolto di tutti soprattutto su un tema delicato come quello dei vaccini, è sicuramente un fatto positivo. Quella di oggi è stata, però, un’audizione parziale.

 

 
 
TRIESTE. 30.07.18. «Instaurare un dialogo e l'ascolto di tutti soprattutto su un tema delicato come quello dei vaccini, è sicuramente un fatto positivo. Quella di oggi è stata, però, un'audizione parziale, dal momento in cui il presidente della terza commissione ha previsto il solo ascolto dei no vax, senza considerare la forte necessità di ascoltare il mondo scientifico». A dirlo sono i consiglieri regionali del Pd, Mariagrazia Santoro e Nicola Conficoni, a margine della seduta della terza commissione, che chiedono dunque di audire in commissione Salute i rappresentanti del mondo scientifico regionale e nazionale.
«Riteniamo indispensabile, per la completezza dell'informativa alla 3ª commissione, che vengano auditi anche i tecnici competenti in materia, convinti come siamo, che eventuali decisioni devono sempre essere guidate dalla comunità scientifica. Deve però essere chiaro a tutti che questo tema si inserisce in un contesto nel quale la Regione incontra forti limiti, in quanto l'azione dipende dal governo centrale, cosa ricordata in commissione anche dall'assessore alla Salute».
Quello iniziato oggi, continuano i due dem, «deve essere considerato dunque l'avvio di un percorso che non può prescindere da un incontro con i soggetti chiamati a presidiare la tutela della salute pubblica e da un forte investimento sulla diffusione della cultura della prevenzione. Nonostante i no vax si attendessero un cambiamento di linea all'indomani del voto nazionale del 3 marzo e di quello regionale del 29 aprile, l'assessore Riccardi ha rimarcato la necessità di attenersi al rispetto delle norme vigenti, che a oggi non sono state modificate dal Governo, e alle limitazioni dell'azione regionale in materia».
Infine, concludono Conficoni e Santoro, «per affrontare seriamente un tema così importante e delicato per la serenità di molte famiglie, si evitino affermazioni che lasciano solo un sapore diffamatorio: se ci dovessero essere ombre sulla professionalità dei medici, e sulla loro imparzialità, lo si denunci alle autorità competenti».