MARSILIO: la riforma degli Enti locali dovrà essere legittimata dagli amministratori e dai cittadini.

Enzo Marsilio risponde al sindaco Lucchini, Presidente dell’UNCEM, in merito al proprio intervento pubblicato in data 14 luglio

In quanto chiamato direttamente in causa dal sindaco Lucchini, Presidente dell'UNCEM, nel suo intervento pubblicato in data 14 luglio, mi permetto alcune precisazioni.
Innanzitutto, il Presidente parla impropriamente di "emendamento Marsilio" in riferimento ad una proposta di emendamento al ddl di assestamento del bilancio 2013 elaborata in maniera condivisa dalla maggioranza della V Commissione consiliare e fatta propria dallo stesso Assessore regionale Panontin in sede di I Commissione integrata.
Nel merito, osservo che la proposta di emendamento in questione nasce dalla necessità e dalla volontà di evitare una riforma istituzionale parziale che riguardi solo i comuni montani della nostra regione, in un momento in cui la Giunta regionale e la maggioranza del Consiglio regionale sono impegnati a definire e a realizzare un percorso di riforma complessiva dell'assetto delle relazioni Regione – Sistema delle autonomie locali.
Questa chiara scelta politica compiuta dalla Giunta ha dovuto necessariamente conciliarsi con gli strumenti tecnici idonei a consentirle di dispiegare i propri effetti ed in questa ottica l'unico strumento è stato quello di ricorrere, temporaneamente, alla figura di un commissario straordinario, il quale solo consente la gestione di tale fase di transizione, evitando il consolidarsi di assetti istituzionali che in prospettiva potrebbero dover cambiare.
Atteso il necessario aspetto tecnico, la Commissione consiliare con la propria proposta di emendamento ha inteso dare evidenza al tema, fondamentale, della rappresentanza democratica dei comuni montani, mediante la previsione di un Collegio di indirizzo composto da sindaci che partecipano alla gestione del Commissario straordinario. Una scelta dal forte valore politico in un quadro normativo condizionato dalle scelta compiute nel recente passato.
Al riguardo è, infatti, bene chiarirsi. La spoliazione della rappresentanza politica del nostro territorio montano è frutto esclusivo della scelta della precedente Giunta Tondo e dell'approvazione della legge regionale 14/2011.
Ora si tratta di chiudere questo lungo periodo di effimere riforme per garantire sviluppo economico e sociale al nostro territorio, montano e regionale nel suo complesso.
Infine, rassicuro il Presidente Lucchini: la Giunta Serracchiani ed il Consiglio regionale hanno la piena consapevolezza che la riforma dell'ordinamento degli enti locali potrà trovare piena realizzazione solamente se legittimata dalla partecipazione degli amministratori locali e dei cittadini. E con questo spirito hanno già cominciato a lavorare.