MARSILIO: Ricognizione alle malghe, bisogna ripartire da zero

Dal Gazzettino del 19 agosto 2013

David Zanirato TOLMEZZO. Viabilità d'accesso che lascia a desiderare, necessità di adeguamenti igienico-sanitari di alcune strutture realizzate ormai 40 anni fa, manutenzioni impellenti ma anche tante potenzialità sia sotto il profilo agroalimentare che turistico. Ecco la la doppia faccia delle Malghe in Carnia, visitate in un tour nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio regionale Franco Iacop e dal consigliere regionale Enzo Marsilio.
Si è trattato di una ricognizione ad anello incominciata a Sauris, che poi ha visto il passaggio tra le Malghe Malins, Ielma, Pieltinis, Gerona, Novarzute (colpita di recente da un incendio) sino a Malga Losa con discesa ad Ovaro lungo la "Stentaria", la strada carrabile che dal Monte Forchia scende a Mione, appena completata con l'asfaltatura, di cui da alcuni anni si parla come possibile ostica arteria di sfida per il Giro d'Italia.
«Abbiamo verificato lo stato dell'arte – ha dichiarato Marsilio – e ci siamo resi conto che in molti casi raggiungere queste casere è alquanto arduo; ai tempi della giunta Illy quando immaginammo una visione di sviluppo per il sistema malghivo, avevamo stanziato strutturalmente 150 mila euro all'anno per la corazzatura e gli interventi di sistemazione delle varie strade d'accesso, sia in funzione delle conduzioni dei malgari sia per i turisti, ed era uno dei compiti affidati alles quadre del sistema manutentivo montano, poi la giunta Tondo ha smobilitato il tutto e ora bisogna ripartire più o meno da zero».
Si era pensato all'epoca anche ad un progetto di "MalgaPilota" contro l'avanzata delle piante infestanti come i rododendri, che prevedeva attraverso l'utilizzo di un macchinario apposito la pulizia e il ripristino dei terreni per la monticazione, assai ridottisi nelle dimensioni in questi anni.
«Anche in questo caso tutto è stato abbandonato – prosegue Marsilio – con i risultati che abbiamo potuto appurare; l'auspicio è che la nuova Giunta regionale si prenda carico di questi problemi, nei limiti delle disponibilità di bilancio, interventi necessari che potrebbero diventare opportunità di lavoro per le squadre di manutenzione della Regione».
Ora il viaggio proseguirà tra le altre maghe carniche, nell'anello compreso tra Paluzza e Forni Avoltri (Morareit, Collina Grande e Lavardeit) quindi tra quelle dell'area di Pontebba e Paularo.