Assestamento Fvg: Gruppo Pd, manovra senza interventi immediati per imprese in crisi

Turismo e indotto in ginocchio, Giunta Fedriga responsabile di crollo generale se non risponde subito

23.10.20 «I tempi delle scelte delle politiche economiche della Giunta Fedriga e i relativi provvedimenti sono del tutto sfasati rispetto ai tempi ineludibili con i quali l'emergenza sanitaria coronavirus si sta abbattendo sulle imprese. Gli interventi generalizzati che prevedono lo slittamento a giugno 2021 dell'Irap per tutte le imprese non daranno alcun aiuto decisivo a coloro che, come gli operatori del settore turistico e dell’indotto, nonché dei settori collegati, hanno finora sofferto pesanti perdite e hanno di fronte per il futuro lo stesso scenario di questa primavera. O si agisce immediatamente in occasione di questo assestamento, oppure non ci saranno più aiuti in grado di fare nulla». Lo affermano i consiglieri regionali del Pd della 1ª commissione, Roberto Cosolini, Enzo Marsilio e Diego Moretti, che chiedono alla maggioranza regionale di centrodestra un cambio di passo sulle azioni rivolte al sostegno delle imprese in crisi del settore turistico-ricettivo (incontrate dal Pd nei giorni scorsi), in particolar modo dopo la decisione di considerare “zona rossa” il Fvg da parte della Germania nonché della situazione dei contagi di Austria e Slovenia, all'interno del ddl 111 “Misure finanziarie intersettoriali” che il Consiglio regionale approverà nella seduta d'Aula della prossima settimana.
«Di fronte all'emergenza sanitaria in corso, che si traduce, dal punto di vista turistico e dei servizi collegati, in un completo azzeramento di tutte le prenotazioni alberghiere nella nostra regione per i prossimi mesi, emerge chiaramente un'irresponsabilità di questa amministrazione regionale nel non prevedere, per questo assestamento, misure immediate di sostegno per tutto il nostro comparto alberghiero e ricettivo. Se non arriverà una correzione in corso per l'Aula, attraverso uno o più emendamenti, il crollo di un intero settore, con la relativa perdita di migliaia di posti di lavoro, sarà una pesante responsabilità della Giunta Fedriga che graverà però su famiglie e imprese».