Montagna: Marsilio (Pd), mancano soluzioni e fondi per gli interventi su emergenza Bostrico

Nei fatti il territorio montano è abbandonato in mezzo a enormi difficoltà, come la tremenda emergenza del bostrico che sta pregiudicando i boschi

27.08.20 «Come accaduto troppo spesso in passato, sulla montagna abbondano le buone intenzioni, le parole e le promesse della Lega e dell'amministrazione regionale di centrodestra. Nei fatti il territorio montano è abbandonato in mezzo a enormi difficoltà, come la tremenda emergenza del bostrico che sta pregiudicando i boschi della montagna friulana e della Carnia». A denunciarlo è il consigliere regionale del Pd, Enzo Marsilio.
«Già un mese fa – ricorda – il presidente del Consorzio boschi carnici, Luigi Cacitti e il delegato dell’ufficio di presidenza dell’Uti della Carnia sulle tematiche agro forestali, Claudio Coradazzi (sindaco leghista di Forni di Sotto) ci dissero che serviva una gestione unitaria sulla tematica del bostrico. Ma da allora solo silenzio da parte sia loro che del presidente Fedriga e della sua giunta e nel frattempo la patologia dei nostri boschi va avanti».
Secondo Marsilio, «a oggi è chiara la linea e quindi un super commissario che gestisca gli interventi in Carnia e in Val Canale. A noi può anche andare bene, il vero tema però è come interverremo anche sulle proprietà private, quali e quanti fondi ci saranno a disposizione e con che tempistiche verranno messi a disposizione. Se ci è voluto un mese per partorire solo l’idea del commissario quanto ci vorrà per intervenire? Ci sono Regioni che sono già pronte, la Provincia di Trento ha utilizzato fondi Vaia e addirittura quelli per l’emergenza economica generata dal Covid. Noi stiamo ancora discutendo la strategia». È chiaro conclude, che «alla Lega e alla maggioranza di centrodestra evidentemente interessa gestire non il problema ma il commissario, interessa il clamore mediatico ma poco o nulla interessa della montagna e della sua gente».