Stato-Regione: Gruppo Pd, unitarietà sia alla base del nuovo Patto

Cosolini, Marsilio e Moretti: «L’accordo sia ragionevole e basato su dati e principi condivisi»

TRIESTE 19.05.20 «Gli equilibri tra il Fvg e lo Stato vanno ridefiniti attraverso condivisione e unitarietà di azione. Solo così ci saranno basi forti per la difesa del nostro territorio e si arriverà a un risultato positivo». A dirlo sono i consiglieri regionali del Pd, Roberto Cosolini, Enzo Marsilio e Diego Moretti a margine dell'audizione, in prima commissione, dell'assessore alle Finanze, Barbara Zilli, sui patti finanziari Stato-Regione.
«In commissione – sottolinea Cosolini – abbiamo ribadito le ragioni del nostro impegno unitario, a condizione di non trovarci difronte ultimatum. Bisogna arrivare a una nuova intesa che ci consenta di esercitare i nostri compiti in un ragionevole accordo con lo Stato. La precondizione per condurre una trattativa seria – conclude – è quella di conoscere nel dettaglio il minor gettito fiscale che deriverebbe dall'emergenza coronavirus, per questo abbiamo chiesto che i dati vengano portati in commissione». Anche secondo il vicecapogruppo Moretti, «il voto unitario sull'odg condiviso in Aula, presuppone che non ci siano conflitti inutili, da qui necessità di uscire dalla propaganda e di affrontare la vicenda con giusto pragmatismo. Il contesto in cui ci troviamo, presuppone che vengano riviste le priorità, tra queste anche quelle relative alla competenza regionale sulla scuola. Fondamentale sarà, in questo passaggio, il coinvolgimento di tutti, dal Consiglio regionale, ai parlamentari, fino ai consiglieri della commissione Paritetica». Infine Marsilio sottolinea la «necessità di intavolare una negoziazione definendo dei principi, regole generali che poi portino ai numeri. Partire, al contrario, dai numeri, potrebbe determinare un risultato diverso da quello a cui serve arrivare, quindi non si sbandierino numeri, utili solo per fare titoli. Infine – conclude – sarà necessario tenere conto delle azioni che metterà in campo il Governo, perché sarebbe inutile e assurdo replicare in piccolo le stesse misure».