IACOP: relazione di minoranza sul Disegno di legge n. 145

Relazione di minoranza sul Disegno di legge n. 145 Disposizioni per il sostegno di Gorizia Capitale europea della Cultura 2025 e modifiche alle leggi regionali 16/2014, 23/2015, 2/2016, 25/2020 e 13/2021

Signor Presidente, colleghe e colleghi Consiglieri,
il disegno di legge n. 145 (Disposizioni per il sostegno di Gorizia Capitale europea della Cultura 2025 e modifiche alle leggi regionali 16/2014, 23/2015, 2/2016, 25/2020 e 13/2021), come si evince dal titolo stesso, contiene una serie di disposizioni volte a supportare il processo di avvicinamento e di compimento del progetto Go! 2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025.
Altresì il presente disegno di legge presenta anche disposizioni di modifica della legislazione vigente in materia di attività culturali e una serie di disposizioni di coordinamento normativo.
Come evidenziato in V Commissione il percorso progettuale verso Nova Gorica e Gorizia – Capitale europea della cultura 2025 rappresenta un evento straordinario per la nostra Regione; una grande opportunità per proiettare un territorio, quello isontino in primis, in uno scenario internazionale e al contempo coinvolgere l’intero Friuli Venezia Giulia in una grande opportunità di crescita culturale, economica e sociale. Proprio per questo riteniamo che era indispensabile operare, rispetto a questo traguardo, in maniera completamente diversa attraverso un ampio coinvolgimento di tutti i portatori di interessi, in un lavoro che avrebbe dovuto coinvolgere la V e la II Commissione (in virtù anche della dimensione di promozione turistica del nostro territorio) e quindi il Consiglio per arrivare a una norma che tenesse conto di tutti i fattori in gioco e di una progettualità condivisa e partecipata. Invece, come purtroppo spesso si è già registrato in un recente passato, si è operato per depotenziare l’attività dell’Assemblea legislativa rendendola un mero passaggio procedurale.
Riteniamo inoltre che un passaggio storico come questo non possa riassumersi in solo cinque articoli, ma debba essere dotato di una maggiore sostanza e prospettiva, dimensioni che possono essere edificate solo attraverso un proficuo coinvolgimento dei portatori d’interesse operanti nel territorio, in particolare con il GECT GO.
Da evidenziare inoltre come sia una grande mancanza non riscontrare, nei cinque articoli che compongono il Capo II, un coordinamento con l’agenzia PromoturismoFVG proprio in virtù della specificità turistica e promozionale di questo progetto.
In riferimento all’articolo 4, sulla premialità associata a Go! 2025 per i bandi annuali e triennali previsti dalla LR 16/2014, se da una parte un coinvolgimento del tessuto culturale regionale è senz’altro necessario ed auspicabile, deve essere ricordato che non sempre un tematismo specifico come questo (che si concreta in una premialità in fase di valutazione) riesce a coniugarsi con le singole programmazioni di tutti gli operatori culturali regionali; pertanto riteniamo che debba esserci una riflessione tecnica in tal senso.
Sull’articolo 6, che prevede un contributo straordinario al Comune di Gorizia per entrare nella compagine dell’Associazione Palazzo del Cinema – Hisa Film di Gorizia, ci auguriamo che queste importanti risorse finanziarie stanziate siano finalizzate anche ad un progetto di rilancio delle attività culturali del centro stesso.
In merito all’articolo 7, relativo a modifiche all’articolo 4 della LR 16/2014, riteniamo corretta la modifica della definizione dei soggetti ammissibili a divenire beneficiari dei contributi della cultura con l’inserimento anche gli enti religiosi riconosciuti civilmente, nonché, al fine del riconoscimento, che la prevalenza delle attività culturali e/o artistiche dei soggetti no profit e coop possa essere desunta non solo dallo statuto, ma anche dall’incidenza dei costi per attività culturali o numero addetti impiegati.
Apprezziamo, in una sempre maggiore sinergia fra le attività regionali culturali e quelle turistiche, l’inserimento nell’Osservatorio regionale della cultura nel Friuli Venezia Giulia, come previsto all’articolo 8, di PromoturismoFVG per la raccolta di dati.
L’articolo 11, che interviene, per le sale cinematografiche, nella possibilità di finanziamento di interventi di manutenzione ordinaria, di miglioramento funzionale, di messa in sicurezza nonché adeguamento tecnologico della dotazione strutturale e delle attrezzature tecnologiche, può essere condiviso nella finalità ponendo però attenzione sull’abrogazione della quota di cofinanziamento.
Trova la nostra contrarietà l’articolo 14 dove il finanziamento annuale, stabilito ora con legge finanziaria, da realizzarsi mediante la stipula di apposite convenzioni, ai soggetti rappresentativi, avvenga con deliberazione della Giunta. Una contrarietà motivata dalla necessità di mantenere, per un tessuto associazionistico così vasto ed ampio (teatro amatoriale, folclore, cori e bande), un’assoluta trasparenza e garanzia rispetto al riparto dei contributi.
Il Capo V attesta, con grande nostra soddisfazione stante i ripetuti interventi che il nostro Gruppo consiliare ha sempre svolto in Consiglio regionale circa l’iniziale previsione di soppressione dell’Ente, il potenziamento che viene fatto a favore dell’Erpac, certificando così il suo ruolo strategico di coordinamento, valorizzazione e promozione del nostro patrimonio culturale.
Relativamente all’articolo 31, che prevede l’inserimento dei progetti dell’Avviso pubblico Ripartenza Cultura e Sport nell’elenco dei progetti candidabili a finanziamento sull’Art bonus FVG proprio in virtù della grande partecipazione, pur vedendoci favorevolmente orientati ci spinge ad interrogarci se un intervento straordinario, come quello del Bando ripartenza, sia effettivamente integrabile ad un progetto di prospettiva come quello dell’Art bonus FVG.
Ci vede fermamente contrari l’articolo 33 per la parte relativa all’abrogazione della LR 11/2013 (Valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Prima guerra mondiale e interventi per la promozione delle commemorazioni del centenario dell’inizio del conflitto, nonché norme urgenti in materia di cultura); riteniamo infatti sia ancora attuale per riconoscere il patrimonio singolare che appartiene alla nostra Regione e che richiede azioni specifiche di mantenimento sia materiale che soprattutto per i valori ideali quali quelli di tutela della pace. Si può condividere comunque che, essendo il provvedimento nato soprattutto per le celebrazioni della Grande Guerra, necessiti di un aggiornamento degli strumenti operativi.
Altresì riteniamo sbagliata l’abrogazione della LR 22/2016 sulle portatrici carniche; legge che fu accolta dalla precedente Amministrazione regionale su proposta della allora consigliera Barbara Zilli.
Una legge che innanzitutto rievocava la memoria delle portatrici carniche e del ruolo della donna nelle due guerre, valore ancor oggi da conservare come si è voluto conservare la memoria sui Fuzilas di Cercivento, proprio per confermare una corretta lettura e memoria storica su quella nostra pagina.

Franco Iacop

 

2868 - IAC relazione minoranza DDL 145