Turismo: Gruppo Pd, necessaria visione d’insieme su comparto ricettivo

Se l’intervento sui ristori rappresenta una positività, lo stesso non si può dire della situazione complessiva del comparto, ben lontana dall’immagine idilliaca che si vuol far passare

18.03.21 «Con l'audizione di oggi sono caduti gli alibi sul comparto turistico e ricettivo. Se l'intervento sui ristori rappresenta una positività, lo stesso non si può dire della situazione complessiva del comparto, ben lontana dall'immagine idilliaca che si vuol far passare: è tempo di concretezza, abbandonare gli slogan, e lavorare con massima trasparenza e con una visione d’insieme». Lo ha affermato il consigliere regionale del Pd, Sergio Bolzonello nel corso dell'audizione odierna in 2ª commissione, chiesta dal gruppo Pd, dell'assessore al Turismo, Sergio Emidio Bini, dei vertici di PromoturismoFvg e dei rappresentanti delle categorie economiche e professionali del comparto turistico e ricettivo regionale.

«Questa occasione di confronto – commenta ancora Bolzonello – ha fatto chiaramente emergere la situazione del nostro comparto ricettivo. La schiettezza e la concretezza di alcuni interventi ha infatti mostrato una situazione null’altro che coesa con visioni molto distanti fra loro. Se si vuole costruire una visione corale, l’unica strada percorribile è quella che porta a individuare soluzioni soluzioni innovative che non siano però frutto d’imposizione ma di condivisione e che poggino su rapporti corretti tra tutti i portatori d’interesse del settore turistico».
Secondo il consigliere Pd, Franco Iacop, «le parole dei rappresentanti degli operatori, confermano quanto da tempo stiamo ripetendo, ovvero la presenza di una serie di criticità nel comparto ricettivo regionale. Gli interventi dell'assessore Bini e del direttore di PromoturismoFvg, Gomiero, dimostrano un atteggiamento di ottimismo “falsato” per la prossima stagione, basandosi sui risultati dello scorso anno. Ma serve responsabilità nel comprendere che rispetto al 2020 la situazione del contagio in regione è completamente mutata. I dati confermano infatti che oggi siamo una delle regioni europee in massima emergenza e dobbiamo immaginare reazioni e strategie per uscire da questa situazione per evitare di essere bollati, soprattutto dal mercato straniero, come regione troppo pericolosa».