Nel caso dell’ospedale di Pordenone si registra una scarsa operatività del robot chirurgico che determina la creazione di lunghe liste dattesa, soprattutto per il tumore alla prostata.
«L'interrogazione non nasce in nessun modo da una contrarietà per l'acquisizione da parte dell'Asugi di un robot chirurgico, ma dalla necessità di armonizzare a livello complessivo le azioni di investimento da parte della Regione, proprio per una massima azione di ammortizzamento dei costi d’investimento che si riflettono poi sulle cure ai pazienti» sottolinea Bolzonello.
«Nel caso dell'ospedale di Pordenone – continua – si registra una scarsa operatività del robot chirurgico che determina la creazione di lunghe liste d’attesa, soprattutto per il tumore alla prostata. Questo sta determinando una fuga di pazienti verso il Veneto che dispone di 12 robot. Inoltre l'ospedale di Portogruaro si è recentemente dotato del robot chirurgico per urologia che determina uno spostamento di pazienti dal pordenonese e anche dal Friuli».
Infine, conclude Bolzonello, «conforta la risposta dell’assessore Riccardi che, condividendo appieno le osservazioni dell'interrogazione e prendendo atto della problematica, ha evidenziato che il problema va affrontato nell’Atto aziendale ma anche all’interno di una strategia complessiva regionale».