Covid: Bolzonello (Pd), contributi anticrisi siano graduali e proporzionati per imprese turismo e ricettivo

Nel provvedimento la giunta ampli i codici ateco anche a settori pubblicitario e procacciatori d’affari

12.11.20 «I provvedimenti anticrisi della Regione non possono essere uniformi e uguali per tutti i settori ma devono necessariamente considerare in maniera graduale e con proporzionalità quei settori per i quali la crisi ha colpito in maniera più forte. Le imprese del turismo e quelle ricettive, ma anche altre dei settori pubblicitari, procacciatori d'affari e terzo settore i cui codici Ateco, non sono presenti nel provvedimento della giunta, si trovano in situazioni di enorme difficoltà e conseguentemente devono ricevere risposte adeguate, più forti di quelle attualmente previste». Lo ha detto il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello nel suo intervento in 2ª commissione, commentando le recenti misure anticrisi approntate dalla Regione Fvg. Nel corso della commissione Bolzonello ha quindi avanzato la richiesta alla Giunta di ampliare il ventaglio dei codici Ateco delle attività destinatarie dei contributi anticrisi, comprendendo le concessionarie e gli intermediari di servizi pubblicitari, campagne marketing e pubblicitarie, i procacciatori d’affari e le organizzazioni del terzo settore che si occupano di attività culturali, ricreative e di hobby.
«Le modalità e le tempistiche sull'erogazione della nuova tranche di contributi a fondo perduto previsti dalla Regione sono in linea generale positive. Il risultato di un fondo di 18 milioni di misure anticrisi all'interno dell'assestamento – ha ricordato Bolzonello in commissione – è frutto di una forte pressione sulla Giunta esercitata dalle opposizioni, Pd in testa, che ha fatto sì che da un'iniziale zero su questo capitolo si sia passati prima a 12 milioni e quindi agli attuali 18, cifra ben più vicina ai 25milioni che il gruppo Pd aveva chiesto fin dall'inizio, chiedendo di utilizzare anche risorse congelate per la legge SviluppoImpresa che non arriverà prima del prossimo anno. Tuttavia non possiamo non stigmatizzare il comportamento della Giunta che non ha nemmeno atteso un confronto e il contributo della commissione, annunciando pubblicamente quali saranno le attività che riceveranno i finanziamenti, escludendo di fatto molti codici ateco. Il risultato è che la commissione, dal Pd fino ai gruppi di maggioranza, ha invece sottolineato la necessità di rivedere e ampliare le attività destinatarie dei contributi, proprio come auspicato dalle stesse categorie».