Covid: Bolzonello (Pd), aiuti alle imprese in drammatico ritardo, Regione intervenga su Mediocredito Fvg

Mozione del gruppo Pd per impegnare la Giunta a sbloccare la situazione e garantire liquidità

11.11.20 «Gli strumenti finanziari creati ad hoc dalla Regione per le imprese, volti a far fronte alla crisi provocata dal covid, sono in drammatico ritardo. Sono numerose, troppe, le segnalazioni provenienti dal tessuto economico e produttivo del Fvg che rilevano gravi ritardi nell’erogazione di finanziamenti anticrisi da parte di Mediocredito Fvg. Le lancette dell'orologio vanno avanti e lo sforzo congiunto fatto per dare sostegno alle imprese rischia di essere vano se non ci sarà un intervento immediato della Giunta». Lo afferma il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello che, insieme a tutto il gruppo dem, ha presentato una mozione che impegna la Giunta regionale ad avviare un'immediata interlocuzione con Banca Mediocredito del Fvg per velocizzare le procedure di erogazione dei finanziamenti anticrisi e quindi la concessione del credito alle imprese che ne hanno già da tempo fatto domanda e che ne hanno diritto.
«Già a marzo – ricorda Bolzonello – l'amministrazione regionale in maniera trasversale e condivisa tra tutte le forze politiche aveva previsto, in più passaggi e a integrazione delle misure nazionali relative all'emergenza coronavirus, una serie di interventi a sostegno di famiglie, professionisti, lavoratori autonomi e imprese. A seguito di questi interventi normativi approvati dal Consiglio regionale, Mediocredito (banca della quale la Regione possiede il 47 per cento) aveva attivato una sezione ad hoc per gli interventi anticrisi a favore delle imprese artigiane, commerciali, turistiche, di servizio e a sostegno delle attività produttive che da questa emergenza erano state colpite garantendo prestiti agevolati per le aziende più danneggiate». A mesi di distanza, denuncia Bolzonello, «e a fronte di una serie di aiuti fissati in norma anche recentemente, registriamo che in troppi casi le liquidità legittimamente richieste dalle imprese non sono arrivate. La situazione è già molto preoccupante per i mesi arretrati di chiusura, ora rischia seriamente di diventare profondamente drammatica a fronte di una possibile nuova chiusura. Non si può stare a guardare, è necessario intervenire con forza, altrimenti per molti non rimarrà più nulla».