Industria: Bolzonello (Pd), emergenza idrica Roncadin irrisolta, Regione scongiuri blocco produzione

In concomitanza di forti precipitazioni si presentano costantemente situazioni di torbidità dell’acqua che impediscono il suo utilizzo nel ciclo produttivo, così come nell’utilizzo domestico

02.10.20 «A più di un anno dalle forti problematiche idrogeologiche che, oltre ad aver colpito diverse comunità del maniaghese e della pedemontana pordenonese, hanno inciso pesantemente sull'attività produttiva della Roncadin di Meduno, la situazione è ancora di grave emergenza idrica, tale da rendere inutilizzabile, per frequenti periodi, l'acqua proveniente dall'acquedotto gestito da Hydrogea e da compromettere la produzione. È quanto mai necessario un intervento della Regione per scongiurare pesanti ripercussioni sull'importante sito produttivo del settore alimentare e sui circa 700 dipendenti». A richiamare l'attenzione sulle forte problematiche idriche della pedemontana pordenonese e della zona industriale di Meduno è il capogruppo del Pd Sergio Bolzonello che, insieme ai consiglieri Nicola Conficoni e Chiara Da Giau, ha depositato un'interrogazione alla Giunta regionale per sapere “quali iniziative siano state avviate, o si intenda avviare, per poter garantire il superamento di questa emergenza idrica”. L'interrogazione dem, fa seguito a una mozione votata dal consiglio regionale lo scorso anno (presentata sempre da Bolzonello), con la quale si impegnava la Giunta regionale a realizzare un piano di investimenti per dare una risposta a forti disservizi idrici per cittadini e attività produttive.
«In concomitanza di forti precipitazioni – denuncia Bolzonello – si presentano costantemente situazioni di torbidità dell’acqua che impediscono il suo utilizzo nel ciclo produttivo, così come nell'utilizzo domestico. A complicare il quadro è anche una recente comunicazione del gestore Hydrogea con la quale sottolinea la fragilità della presa d’acqua in Val d’Arzino, che risulta ormai seriamente compromessa, anche in seguito alle avversità atmosfere dello scorso agosto». Nell’ultimo anno, ricorda Bolzonello, «sono state più di 72 le giornate di approvvigionamento esterno, con due blocchi della fornitura (a novembre 2019 e agosto-settembre 2019) e altri tre episodi più contenuti in marzo, maggio e giugno 2020. L’azienda, dal canto suo, ha avviato la costruzione di un pozzo per sopperire a future emergenze idriche, ma l’autorizzazione concessa, relativa ai prelevamenti sarà inferiore alla necessità produttive. È necessario dunque un deciso intervento da parte della Regione per dare sostegno anche a questa importante realtà produttiva e alle 700 famiglie che contano sul mantenimento del lavoro».