Sanità: Gruppo Pd, serve chiarezza su situazione Asfo, dg Polimeni in audizione

Richiesta di convocazione urgente della 3ª commissione presentata dal capogruppo Bolzonello e da consiglieri di opposizione

TRIESTE 26.06.20 «Sulla sanità pordenonese sono molteplici i fronti aperti e diverse le preoccupazioni di utenti, operatori, medici e amministratori locali. Bilancio in perdita, infermieri in sciopero, carenza di personale, primariati vacanti, destini incerti delle diverse strutture. É necessario fare chiarezza, attraverso un'audizione in commissione Salute del direttore generale Polimeni, sulla gestione dell'emergenza covid 19 e sulla successiva fase di ripartenza, ma soprattutto sul futuro della sanità del Friuli occidentale». A dirlo sono i consiglieri regionali del Pd annunciando la presentazione di una richiesta di convocazione urgente della 3ª commissione consiliare Salute, per audire il direttore generale dell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale, Joseph Polimeni, “dopo la fase acuta dell'emergenza Covid ci pare opportuno che politiche e piani di Asfo siano illustrate in commissione per capire nodi e soluzioni immaginate per rendere la sanità del Friuli Occidentale competitiva con quella dell'intera della Regione, ma soprattutto in grado di affrontare adeguatamente le fasi 2 e 3 dell’emergenza Covid-19 sia dal punto di vista sanitario ospedaliero che territoriale”. La richiesta vede come primo firmatario il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello ed è sottoscritta anche dagli altri consiglieri di opposizione: Chiara Da Giau, Mariagrazia Santoro, Roberto Cosolini e Nicola Conficoni (Pd), Tiziano Centis e Simona Liquori (Cittadini), Ilaria Dal Zovo e Andrea Ussai (M5s), Furio Honsell (Open Fvg) e Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia).
«Da una gestione decisamente positiva e solida, l'attuale situazione dell'Asfo è passata ad avere diversi punti di criticità. Oggi siamo di fronte a un bilancio in perdita e a una situazione affatto chiara sul versante del personale dell'ospedale di Pordenone dove anche i recenti scioperi degli infermieri hanno sottolineato le carenze di organico e diverse sono le strutture in cui manca il primario. Ci sono poi le decisioni che riguardano le diverse strutture sul territorio (l'hospice di San Vito, il punto di primo soccorso di Maniago, l'Rsa di Sacile per citarne alcune) che sembrano essere state comunicate agli amministratori locali a cose decise, con confronto aperto solo a posteriori. La gestione delle fasi della ripartenza e della nuova riforma sanitaria, richiedono chiarezza di intenti e strategie che ci auguriamo di poter condividere in commissione».