Stato-Regione: Bolzonello (Pd), revisione e subito progetto per futuro Fvg

«Rispetto alla rinegoziazione del patto con lo Stato serve uno scatto per dare prospettiva al Fvg e invece siamo fermi. La specialità deve essere esercitata, non basta chiedere soldi, bisogna metterci una progettualità idee per lo sviluppo»

TRIESTE 23.05.20 «Rispetto alla rinegoziazione del patto con lo Stato serve uno scatto per dare prospettiva al Fvg e invece siamo fermi. La specialità deve essere esercitata, non basta chiedere soldi, bisogna metterci una progettualità, idee per lo sviluppo, l'economia e il sociale. Dobbiamo far capire al Governo nazionale che abbiamo progetti capaci di sfidare il futuro su piattaforme economiche, logistiche e sociali, attraverso rapporti con Regioni e Stati vicini. Dobbiamo essere in grado di dare risposte innovative alla nostra comunità, come già accaduto nel dopoguerra e nel post terremoto». Lo ha detto il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello, intervenendo in Aula in occasione dell'incontro tra la Commissione paritetica e Consiglio regionale sul tema dei rapporti Stato–Regione, in particolare per quanto riguarda gli accordi in materia finanziaria.
Nel suo intervento, il capogruppo Bolzonello ha chiesto anche «una precisa presa di posizione della Giunta sulla possibilità che il Fvg acceda ai di fondi derivanti dal riparto del sistema messo in atto dall'Europa: il ragionamento sulle politiche europee anti Covid-19 fra Mes, Sure e Recovery Fund porterebbe in questa regione 3miliardi di euro, che possono servire a ridisegnare i processi importanti per la nostra comunità regionale».
Riguardo alle disponibilità economiche per il prossimo assestamento di bilancio, Bolzonello ha invitato la giunta a «non far passare messaggi che portino la comunità regionale in una spirale di negatività oltre la realtà della situazione. Non fare scelte in assestamento, con la scusa di mancanza di risorse, è un errore strategico che va assolutamente evitato. L'esempio ce lo danno Regioni forti come Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto che hanno già creato un progetto di sviluppo futuro. Noi su questo siamo già in ritardo e l'ultimo treno passerà a settembre. Se non saremo pronti con un progetto complessivo per il futuro del Fvg, non resterà che raccogliere le briciole».