Turismo: Gruppo Pd, calo presenze su pordenonese riflette mancanza di strategia

I dati fotografano perfettamente le difficoltà del comparto turistico del pordenonese

24.07.19. «Il significativo calo di presenze registrato dai poli turistici pordenonesi nei primi sei mesi dell’anno, Piancavallo – Dolomiti Friulane e Pordenone, è la conseguenza diretta anche di mancate azioni di coordinamento strategico con gli operatori, associate a una drastica riduzione delle risorse economiche del primo bando del turismo 2019». A dirlo sono il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello e i consiglieri regionali del Pd, Nicola Conficoni e Chiara Da Giau commentando i dati turistici illustrati dall'assessore al Turismo, Sergio Emidio Bini e dal direttore generale di PromoturismoFVG, Lucio Gomiero.
«I dati – rincarano i consiglieri dem – fotografano perfettamente le difficoltà del comparto turistico del pordenonese, dove le risorse nel primo bando del turismo 2019 sono calate di circa il 30 per cento, confermando chiaramente i numerosi campanelli d’allarme degli operatori del territorio, che abbiamo ascoltato e raccolto, chiedendo espressamente un’audizione in seconda commissione con gli operatori di Piancavallo e l’amministrazione comunale di Aviano».
Dalla relazione, spiegano, «emerge chiaramente, confrontando i primi sei mesi del 2019 con quelli del 2018, che l’area Piancavallo e Dolomiti Friulane hanno registrato un calo del 16,8 per cento sugli arrivi, che si declinano in una perdita di 4.128 turisti come valore assoluto, e del -5,2 per cento sulle presenze. Trend che si riflette anche nel pordenonese dove si registra un meno 0,4 per cento degli arrivi e un +0,5 per cento nelle presenze».
Una lettura, continuano «che prende in considerazione il piovoso mese di maggio che però non ha influito nelle due aree turistiche pordenonesi: infatti Piancavallo e Dolomiti Friulane hanno registrato a maggio una calo del -4,3 per cento sugli arrivi, ma un + 28,9 per cento sulle presenze, mentre nel pordenonese +1,9 per cento di arrivi e +11,8 per cento di presenze. Emerge quindi la necessità di avviare un urgente tavolo di confronto su base provinciale per fare il punto della situazione e attuare azioni di compensazione».