Scuola: Bolzonello-Da Giau (Pd), su regionalizzazione Consiglio esautorato

Anche sull’importante partita della regionalizzazione della scuola l’assessore Rosolen esautora e di fatto zittisce i consiglieri

TRIESTE 11.07.19. «La Giunta utilizza Consiglio e commissioni solo come vetrina per se stessa. Anche sull'importante partita della regionalizzazione della scuola l'assessore Rosolen esautora e di fatto zittisce i consiglieri che si limiteranno a prendere atto, a settembre, di quanto verrà deliberato entro fine luglio dalla Commissione paritetica. Il fatto che non sia coinvolto il Consiglio, riduce la normativa di riferimento a qualcosa che potrebbe essere solo tecnico, la discussione in commissione avrebbe potuto invece arricchire la norma». A dirlo sono il capogruppo del Pd Sergio Bolzonello e la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau, commentando le dichiarazioni odierne dell'assessore all'Istruzione Alessia Rosolen in merito al processo di regionalizzazione della scuola.
La questione è stata sollevata anche dal capogruppo Bolzonello nella riunione odierna dei capigruppo, dopo che già ieri Da Giau, nel corso dell'audizione, in VI commissione, dell'assessore Rosolen ha lamentato la mancanza di informazioni da parte della Giunta.
«A settembre – afferma Da Giau – potremmo solo procedere a una formale presa d’atto. Siamo consapevoli che l’iter di discussione in Paritetica non prevede alcun parere della commissione, ma confidavamo in un maggior rispetto del Consiglio regionale e della commissione consiliare competente in materia che avrebbe potuto dare comunque utili indicazioni per il dibattito in Paritetica. L’ennesima variazione del calendario del consiglio con l’eliminazione di un giorno d’aula, apriva ampi spazi per la convocazione della commissione».
Secondo Da Giau, «oltre alla mancanza di confronto con il Consiglio è mancato anche un percorso di dialogo anche con la società civile. Una vera mancanza, considerata l'importanza di questo provvedimento che non può prescindere dall’acquisizione delle competenze in materia di istruzione». Infine, conclude Bolzonello, «il metodo è sbagliato perché spezza il legame tra Consiglio e Paritetica, creando un rapporto esclusivo con la Giunta, ad appannaggio di un'unica parte politica».