Turismo: Bolzonello (Pd), Pn torna al passato, calano risorse del 30% rispetto al 2018 su base territoriale

«È inaccettabile che dopo il lavoro fatto per ridare il giusto peso a Pordenone, ora si torni ai tempi passati dei profondi squilibri di risorse fra territorio, guarda a caso a discapito, ancora una volta, del pordenonese»

PORDENONE 22.06.19. «Con le nuove graduatorie sulla promozione turistica, Pordenone ritorna ai tempi passati delle forti penalizzazioni e profondi squilibri. Rispetto al 2018, quest'anno il territorio si trova con circa il 30 per cento in meno delle risorse se ragioniamo sulla suddivisione territoriale». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Sergio Bolzonello denunciando la penalizzazione del Friuli Occidentale nelle graduatorie di finanziamento della linea contributiva per progetti mirati, manifestazioni e iniziative promozionali finalizzati alla promozione turistica del territorio. «Dalle graduatorie 2019 – rende noto Bolzonello – emerge infatti un drastico calo dei finanziamenti del nostro territorio, che si riflette sia in numeri assoluti che percentuali. Nel primo bando del 2018 del turismo infatti sono state finanziate 156 domande nel pordenonese per un valore complessivo di 1milione 725mila euro che, rispetto alla capienza complessiva della linea di finanziamento pari a 5.919.000 euro, corrisponde al 29,15 per cento. Con il nuovo bando, al netto delle macro criticità che hanno escluso iniziative importantissime come “Incontriamoci a Pordenone” solo per citarne una, la percentuale riferita al territorio pordenonese è scesa al 20,24 per cento, con 91 domande finanziate per un importo di 822.000 euro su un totale di 4.060.000 euro. I quasi 9 punti percentuali significano, in termini pratici circa il 30 per cento in meno di risorse se consideriamo la differenza fra territoriale fra 2018 e 2019. È inaccettabile che dopo il lavoro fatto per ridare il giusto peso a Pordenone, ora si torni ai tempi passati dei profondi squilibri di risorse fra territorio, guarda a caso a discapito, ancora una volta, del pordenonese».