Bolzonello ricorda Federico Tavan

Da www.sergiobolzonello.com

La malattia ci ha sottratto Federico Tavan, una delle figure più significativi della nostra poesia, un uomo a cui ero molto legato e che incarnava per me la rara anima della poesia: la leggerezza e la sua profondità. Non viene a mancare un poeta, ma una voce che riusciva a porci davanti all’incanto della vita. Ricordo che mentre ero Sindaco di Pordenone, in Consiglio Comunale, abbiamo ospitato il dibattito sulla mozione a favore della legge Bacchelli per Federico Tavan. In quell’occasione si erano ricordate le parole del poeta Amedeo Giacomini che definiva Federico Tavan, il poeta più eccentricamente vitale. Un personaggio omologo alla sua poesia che anarchicamente ci regalava versi. Voglio rimanere fedele al suo essere e pertanto mi limito solo a manifestare la nostra vicinanza con una sua poesia “Poteva capitare anche a te/di nascere in un pentolone/ tra rospi e intrugli/ di streghe senza processo/ e il dolore grande di una madre./ Io mi sono trovato a passare/ da quelle parti”.