Editoria: Moretti (Pd), dal Fvg unanime richiesta per scongiurare la chiusura di Radio Radicale e emittenti minori

Chiudere Radio Radicale significa spegnere una parte della democrazia italiana

TRIESTE. 18.04.19. «Chiudere Radio Radicale significa spegnere una parte della democrazia italiana. Il perché lo si capisce facilmente: le voci libere della nostra democrazia danno fastidio. Oggi il Consiglio regionale del Fvg, unanimemente, ha voluto dare un segnale al governo, per scongiurare la chiusura e con essa la perdita di un importantissimo patrimonio di conoscenza della storia politica e sociale del nostro Paese». Lo afferma il vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, a margine del voto unanime del consiglio della mozione (della quale Moretti è primo firmatario) con la quale si impegna la Giunta ad «attivarsi nei confronti del Governo nazionale per garantire il sostegno a Radio Radicale e all’editoria e alle emittenti locali e nazionali».
Inoltre, anche il capogruppo Sergio Bolzonello, nel suo intervento ha sottolineato che «la cultura laica della quale è stata testimone Radio Radicale ha permeato la storia e la cultura politica italiana. Negli anni ha creato un'importante e prezioso archivio dei fatti politici e sociali che non può andare perso».
«Il Governo Conte e la maggioranza gialloverde che lo sostiene – ha commentato Moretti illustrando la mozione – stanno spegnendo una voce libera, che fa “vero” servizio pubblico, senza filtri e censure. Davvero un delitto per la democrazia. Spero che il Governo grillo-leghista ci ripensi e ascolti i molti appelli arrivati anche da diversi Consigli regionali (Lombardia e Lazio su tutti), ai quali si aggiunge oggi il Fvg».