Da una parte della maggioranza di centrodestra oggi c’è stato un tentativo di occupazione della sanità pordenonese
«L'azienda pordenonese si distingue dalle altre per due fondamentali motivi: innanzitutto perché la legge dell'assessore Riccardi non ne modifica l'assetto territoriale, in termini di confini, diversamente da quanto previsto per gli altri territori. Inoltre la gestione dell'Aas 5 ha favorito un maggior livello di integrazione tra territorio e ospedale. Lo stesso presidente Fedriga, in occasione della presentazione del ddl a Pordenone, ha riconosciuto che “la sanità pordenonese è quella che funziona meglio e può essere un modello”. Se davvero vogliamo aiutarla a essere un riferimento per le altre aziende – continua Conficoni – non dobbiamo crearle degli stress ingiustificati, ma metterla nelle condizioni di superare i problemi che ci sono attualmente, dandole continuità di gestione e attribuendole adeguate risorse. L'auspicio è dunque che il centrodestra dia seguito alle promesse, riassegnandole, come più volte richiesto anche dal capogruppo Bolzonello, l'utile di tre milioni, impiegato per ripianare i debiti delle altre aziende del Fvg».
Secondo Conficoni, «la professionalità e capacità dei manager si misurano con i risultati e non certo con emendamenti presentati da consiglieri regionali che hanno come unico obiettivo quello di mettere le mani sulla sanità. Ben venga dunque che la Lega ci abbia seguito nel contrastare questo disegno nefasto, obbligando il consigliere pordenonese Basso a ritirare il suo emendamento. Il fatto che il blitz di Fdi e Fi, contro la sanità del Friuli Occidentale, sia fallito, non cancella la frattura nella maggioranza in evidente difficoltà».