Troppe posizioni differenti aggravano lo stallo complessivo del Fvg
«Da una parte vediamo l'assessore al Commercio che va a rilassarsi al supermercato il due giugno, festa della Repubblica. Dall'altra assistiamo alle prese di posizioni di chi, come la Lega, vuole le chiusure domenicali. Oppure chi considera il centro commerciale la nuova piazza delle comunità, e chi invece, come Fi, punta sul ruolo emporiale dei centri storici delle città proprio in contrapposizione ai grandi templi del commercio osannati da Progetto Fvg. Insomma molteplici posizioni che aggravano una situazione di stallo complessivo in cui ci troviamo grazie alla giunta Fedriga».
Infine, aggiunge Bolzonello: «è patetico chi dal M5s cerca di difendere l'indifendibile. La nostra posizione era e rimane chiarissima: sapevamo che la nostra legge sarebbe stata bocciata, il nostro intento era, come rappresentanti della comunità del Fvg, di stimolare un dibattito che da anni in Parlamento era bloccato. Il M5s pensi alle sue contraddizioni anche a livello nazionale, come il caso Ilva: loro volevano chiudere lo stabilimento, ora invece fanno esattamente quello che aveva previsto l'ex ministro Calenda. Ora stanno venendo allo scoperto anche in Fvg, prossima stampella di Fedriga».