Porto Ts: Russo (Pd), cacciata Torbianelli, Fedriga dov’era?

Pubblicato il giovedì 26 Giu 2025

 

Trieste, 26.06.25 – «La destra, sul porto di Trieste sa solo litigare per le poltrone. Il presidente Fedriga, che speriamo da oggi smetta di pensare al terzo mandato, ha avuto la sfacciataggine di affermare che “non commenta scelte che non sono di sua competenza”. Allora chiarisca se, come da più parti riportato, era presente nella stanza in cui è stato imposto al commissario Gurrieri di cacciare il segretario generale Torbianelli da lui appena nominato e se ha avallato quella decisione così scandalosa». Lo afferma il consigliere regionale Francesco Russo (Pd) replicando alla risposta che oggi la Giunta regionale ha dato all’interrogazione attraverso la quale chiedeva chiarimenti sulla “situazione di stallo sul Porto di Trieste”.

«Come ha detto l’ex presidente D’Agostino – continua Russo – “le intromissioni della politica in questo campo, sono un’usanza barbara solo italiana”. Però, in tutta Italia, le nomine ai vertici delle Autorità portuali sono bloccate dal conflitto tra il ministro Salvini e il partito della presidente Meloni. Veder tornare le pratiche che hanno bloccato il porto di Trieste per decenni sarebbe già grave, ma lo è tanto più in una situazione di difficoltà che avrebbe bisogno di una dirigenza pienamente operativa». Il porto di Trieste, ricorda ancora Russo, «ha perso nell’ultimo anno il 45,4 per cento dei Teu movimentati con un dato ancora più preoccupante in Molo VII che scende addirittura del 63,77%. Se nel frattempo il porto di Fiume cresce del 16% nel primo trimestre 2025, forse chi governa a Roma e in Regione ci eviterà la scusa della congiuntura internazionale e qualche esponente di centrodestra sarà costretto a prendersi la responsabilità di uno stallo ormai inaccettabile».

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