Trieste 10.10.25 – «Le colpe del centrodestra sui forti ritardi nella scelta di una nuova guida del porto sono ormai del tutto palesi. Tant’è che oggi, con una dichiarazione imbarazzata, il presidente Fedriga ci fa capire che fino a quando non avranno smesso di litigare, a Trieste non arriverà il nuovo presidente del porto, e che neppure lui sa quando succederà perché, nonostante il decisionismo esibito nelle ultime settimane, si ritrova in minoranza nel suo stesso partito». Lo afferma il consigliere regionale Francesco Russo (Pd) commentando le dichiarazioni del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga riguardo all’attesa per la nomina del nuovo presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, vacante da 16 mesi.
«Adesso tocca a un manager stimato come Consalvo rischiare di essere “bruciato” dagli scontri interni alla Lega. Una settimana fa, infatti, il nome dell’ad dell’aeroporto è stato fatto trapelare, ma a ora nessun atto ufficiale è arrivato né in Regione né in Parlamento. Davvero, come si dice, Fedriga lo ha candidato senza prima neppure avvisare il ministro delle Infrastrutture che per ripicca ha bloccato tutto?» si chiede Russo. E ancora, «chi avrà, dunque, la parola decisiva nella nomina del nuovo presidente e del segretario generale dell’autorità portuale? Fedriga, Cisint o i nuovi rampanti Fratelli d’Italia?». Secondo l’esponente dem, «la verità è che non lo sanno neppure loro e che per questo si stanno scontrando da mesi umiliando e bloccando quello che è ancora il principale asset economico della città. Nel frattempo, continua, «in Molo VII si è persa metà dei traffici e decine di lavoratori (e le loro famiglie) sono a rischio di licenziamento. Gli operatori per primi chiedono di avere di nuovo un governo efficiente del Porto e i cittadini vorrebbero che la politica del centrodestra provi a risolvere almeno qualcuno dei problemi su cui stanno tenendo ferma la città, dall’ovovia a Porto Vecchio, dall’Ippodromo alla Fiera e ai buchi delle strade. Fedriga – conclude – smetta di pensare solo a come salvarsi la poltrona con il terzo mandato e si ricordi di essere stato eletto per risolvere i problemi della regione e della città».