Scuola: Moretti (Pd), su campus via Grado a Monfalcone necessario parere geologico

Pubblicato il venerdì 19 Gen 2024

«Si vada sulla soluzione di ampliare l’area del “Pertini”»

MONFALCONE 19.01.24 «Oltre a portare a un inutile consumo di suolo, la scelta di insistere sul nuovo campus scolastico di via Grado è profondamente sbagliata per le caratteristiche idrogeologiche e ambientali della zona. Ed è altrettanto assurdo che l’amministrazione comunale pensasse di portare avanti l’iter di un’opera così impattante, senza rispettare la normativa regionale di settore che, per un’area con quelle caratteristiche, prevede il parere geologico e quindi un iter diverso da quello finora perseguito». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti (Pd).

«Appena ipotizzato l’insediamento di un nuovo campus scolastico che trasferisse in via Grado il Liceo “Buonarroti” e l’Isis “Pertini” espressi subito la contrarietà per la scelta di un inutile consumo di suolo, con relativo spostamento dal centro città di diverse centinaia di studenti, considerato che l’area individuata è da sempre zona di risorgive, agricola e di falde acquifere a rischio idraulico, oltre a rappresentare l’unico polmone verde della città. Proposi dunque che per l’ubicazione del nuovo complesso si ragionasse invece sull’ampliamento dell’area attualmente occupata dal “Pertini” (oggetto peraltro di lavori di manutenzione straordinaria per quasi un milione di euro): dalla Regione e dal Comune non vi fu alcuna reazione, l’indifferenza più assoluta. La stessa Giunta comunale ha sempre ritenuto non necessaria la relazione geologica e il relativo parere della Regione, documenti segnalati da osservazioni di associazioni ambientaliste del territorio. Nel frattempo, leggiamo che l’Edr di Gorizia ha pubblicato il bando del concorso per la progettazione del nuovo polo scolastico monfalconese: come ciò sia possibile, nel mentre il servizio geologico della direzione Ambiente interloquiva con il Comune rispetto alla necessità di presentare lo studio geologico e ricevere il relativo parere (cosa che mi risulta sia avvenuta in questi giorni, così dando ragione alle associazioni ambientaliste che nelle loro osservazioni segnalavano tale necessità), rimane un mistero». Rimane, conclude infine Moretti, la «contrarietà netta a una localizzazione di una struttura che comporterà un inutile consumo di suolo e lo spostamento dal centro città di un servizio così significativo e di un migliaio di persone, con il relativo indotto di attività».

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