25.03.22 «Quella andata in scena ieri è la copia delle passerelle fatte nelle scorse settimane su altri territori. Mentre il presidente della Regione Fvg e il suo vice fanno sfilate, i servizi, nonostante il grande lavoro dei professionisti, continuano a balbettare, con il personale sanitario sempre più demotivato e in difficoltà per l’assenza di un ricambio, e la carenza di medici di famiglia (peraltro sostituiti in notevole ritardo) che lasciano i cittadini in balia di disorganizzazione e assenza di programmazione. Ancora una volta l’inutile trionfalismo prende il sopravvento sulla realtà: si sventolano investimenti mirabolanti (in parte finanziati da tempo) su strutture per le quali resta da capire con che personale verranno riempite per dare servizi ai cittadini». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale del Fvg, Diego Moretti commentando gli interventi annunciati dal presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga e dall’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, sulla sanità per l’ambito territoriale Collio-Alto Isonzo.
«Dopo quattro anni di governo e l’isontino inglobato da Trieste con la riforma del centrodestra, se siamo arrivati a poter fare degli investimenti è innanzitutto grazie all’intervento dello Stato attraverso il Pnrr. La Regione interviene perché in parte ha fatto nuovo debito (grazie alla giunte precedenti, e che qualcuno restituirà nel tempo), lo fa con fondi propri grazie a regole cambiate rispetto al passato» sostiene Moretti.
Inoltre, continua, «nell’ambito della sanità territoriale, fino a questo momento trascurata, oggi Riccardi pubblicizza le case della comunità che a suo tempo aveva contestato. Queste non sono altro che i Cap, i Centri di assistenza primaria pensati nella passata legislatura dall’allora assessore alla Salute, Telesca e contro i quali lo stesso Riccardi aveva costruito una strumentale campagna denigratoria, poi chiusi una volta al governo della Regione». Secondo Moretti, «resta comunque un quesito riguardo agli ospedali e alle case di comunità, annunciate con l’intento di dimostrare attenzione ai territori: cosa e quale personale saranno impiegati e quale sarà il ruolo dei medici di famiglia? Rimane il nodo del personale mancante, nonostante gli annunci degli investimenti sulle strutture, conditi infine da paragoni del tutto impropri visto che i fondi arrivati dallo Stato e le regole e norme finanziarie e contabili fino al 2020 impedivano investimenti così significativi».