Trieste, 09.06.25 – «Il dato dell’affluenza al referendum parla chiaro ed è la conferma di un elemento fortemente negativo, ossia l’astensionismo che preoccupa in ogni tornata elettorale. È da trent’anni che non si raggiunge il quorum a un referendum abrogativo e non so cosa ci sia, a leggere certi commenti, di che rallegrarsi. Che poi il Fvg sia una delle peggiori regioni in termini di affluenza dovrebbe far preoccupare tutti, non solo i promotori del referendum. Chi si compiace di questo risultato poi non si lamenti se tale fenomeno si conferma anche in elezioni regionali o amministrative». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale del Fvg, Diego Moretti commentando l’esito del referendum dell’8 e 9 giugno.
«Dal ’95 non si raggiunge il quorum: questo dovrebbe far pensare tutti a una revisione dell’istituto referendario. Sull’esito politico della tornata di ieri e oggi, sarà necessario e auspicabile che il centrosinistra e il Partito nazionale compia un’analisi seria» commenta ancora Moretti. «A chi non interessa questo tema perché oggi raggiunge il risultato auspicato, invece, ricordo solo che ci sono stati referendum, promossi per esempio da FI e dalla Lega, che hanno raggiunto il 20 per cento dell’affluenza. Nessuno gioisca, perché in gioco c’è la garanzia e il futuro di un importante istituto popolare. I temi oggetto dei quesiti devono invece farci continuare a porre al centro dell’attenzione i temi sociali, che non possono essere derubricati a questioni per pochi. Per quanto ci riguarda, contiamo che la mozione sul salario minimo negli appalti pubblici possa trovare la condivisione del Consiglio regionale quando sarà discussa a fine mese».
