MORETTI: Zone ad alto impatto socio-industriale: elaborare un indicatore per una compensazione finanziaria da destinare ai servizi sociali

Pubblicato il sabato 13 Dic 2025

Ordine del giorno n. 25 Collegato al Disegno di legge n. 66 Legge collegata alla manovra di bilancio 2026-2028

Oggetto: Zone ad alto impatto socio-industriale: elaborare un indicatore per una compensazione finanziaria da destinare ai servizi sociali

Proponenti: MORETTI

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
PREMESSO CHE
• In alcune aree del territorio regionale sono presenti importanti insediamenti industriali ad alta intensità di manodopera residente e non residente, capaci di generare un impatto sociale ed economico assai superiore a quello desumibile dalla sola popolazione anagraficamente residente;
• Tali contesti si caratterizzano per la presenza di migliaia di lavoratori residenti e non residenti, spesso impiegati in rotazione e inseriti in filiere di subappalto ad elevata mobilità, con una conseguente difficoltà di monitoraggio e programmazione dei servizi territoriali;
• In diversi Comuni si registra una percentuale molto elevata di cittadini stranieri, con conseguente incremento della domanda di mediazione culturale, interventi educativi e misure di integrazione sociale;
• La forte pressione insediativa e la mobilità del personale determinano impatti significativi sul mercato abitativo, con fenomeni di sovraffollamento, ricorso ad alloggi impropri e tensioni sulle politiche pubbliche per la casa;
• Le amministrazioni comunali ed i Servizi Sociali dei Comuni interessati sono chiamate a sostenere un carico aggiuntivo sui servizi sociali, educativi e sociosanitari: dagli accessi ai consultori, ai servizi sociali professionali, alla scuola dell’infanzia e primaria, fino alle richieste di interventi sanitari correlati alla presenza di una popolazione lavorativa mobile non registrata formalmente;
• In tali aree emergono inoltre tensioni sociali e conflitti comunitari, nonché un aumento degli interventi della polizia locale e dei servizi di prossimità, dovuti a problematiche abitative, di ordine pubblico o di convivenza civile;
• Nonostante ciò, la distribuzione delle risorse del Fondo Sociale Regionale continua a basarsi prevalentemente su criteri demografici riferiti alla popolazione residente, senza tenere adeguatamente conto della popolazione “effettiva” presente in alcuni territori;
• Si determina quindi uno scostamento rilevante tra domanda reale di servizi e capacità finanziaria degli enti locali, che si traduce nell’impossibilità di garantire servizi sociali e sociosanitari adeguati al carico effettivo;
RILEVATO CHE
• Da più parti emerge pertanto la necessità di dotarsi di uno strumento capace di misurare in modo oggettivo la pressione socio-industriale sui Comuni maggiormente interessati, così da definire in modo equo e trasparente una compensazione finanziaria destinata al potenziamento dei servizi sociali, educativi, sociosanitari e di sicurezza urbana;
RITENUTO OPPORTUNO
• avviare un percorso istituzionale che conduca all’elaborazione, alla sperimentazione e all’applicazione di un indicatore regionale dedicato alle zone ad alto impatto socio-industriale, così da garantire un adeguato livello di servizi alla comunità e ridurre le tensioni sociali generate da squilibri strutturali.
Tutto ciò premesso IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a valutare di:
1. elaborare, in collaborazione con gli enti locali interessati e con il supporto delle direzioni regionali competenti, un Indicatore di Impatto Industriale–Sociale (IIS) in grado di misurare in maniera oggettiva e multidimensionale l’impatto generato nei Comuni da insediamenti industriali ad alta intensità di manodopera non residente;
2. definire le variabili, le metodologie di rilevazione, i criteri di ponderazione e gli aggiornamenti periodici dell’indicatore, assicurando che esso tenga conto almeno delle seguenti dimensioni:
i. pressione demografica industriale;
ii. intensità delle fragilità sociali correlate alla presenza di lavoratori mobili;
iii. pressione sui servizi sociosanitari;
iv. impatto sulla sicurezza urbana e sulla coesione comunitaria;
3. utilizzare l’IIS come strumento perequativo per la determinazione di una quota aggiuntiva del Fondo Sociale Regionale, da attribuire ai Comuni nei quali si registra un impatto socio-industriale particolarmente significativo, garantendo così una distribuzione delle risorse più equa e proporzionata alla domanda reale di servizi;
4. disciplinare, con apposito atto amministrativo e nel rispetto del ruolo della competente Commissione consiliare, le modalità attuative dell’indicatore, incluse le procedure di raccolta dei dati comunali, le modalità di calcolo e i sistemi di monitoraggio degli effetti nel tempo;
5. prevedere che le risorse aggiuntive, derivanti dall’applicazione dell’indicatore, siano destinate prioritariamente al rafforzamento dei servizi sociali, sociosanitari, educativi e delle misure di sicurezza urbana e coesione comunitaria nei Comuni maggiormente esposti all’impatto socio-industriale;
6. presentare al Consiglio regionale, con cadenza periodica, una relazione sugli esiti dell’applicazione dell’indicatore, sugli impatti rilevati e sulle eventuali revisioni necessarie per adeguarlo all’evoluzione dei fenomeni demografici, sociali e produttivi.

Presentato alla Presidenza il 12/12/2025

4243 - MOR ODG DDL 66 Indicatore impatto socioindustriale.

Ne parlano

Diego Moretti

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