Moretti (Pd)-Capozzi (M5s): garantire sicurezza per i bagnanti a Marina Nova

Pubblicato il mercoledì 03 Lug 2024

03.07.24 «Le preoccupazioni sulla sicurezza dei bagnanti a Marina Nova, denunciati già da tempo, non potevano che venire al pettine. La situazione va chiarita e soprattutto va garantita la sicurezza di chi frequenta il litorale». Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Diego Moretti (Pd) e Rosaria Capozzi (M5S), a margine dell’incidente avvenuto domenica a Marina Nova, nel tratto in concessione a Marina Monfalcone srl, dove un giovane ha rischiato di annegare.

«Con amarezza, dobbiamo dire che avevamo ragione a porre il problema relativo alla sicurezza dei bagnanti a Marina Nova, rispetto a quanto accaduto lo scorso anno quando la società fu diffidata proprio per mancanze legate alla sicurezza. L’episodio di domenica scorsa, che poteva trasformarsi in una tragedia con il rischio di annegamento di un ragazzo, soccorso e riportato a riva da un cittadino (a cui va il nostro ringraziamento) pone non pochi interrogativi, visto che è stato preso in carico soltanto in un secondo momento dagli addetti al salvamento».

Secondo i due consiglieri regionali di opposizione, «questo dovrebbe far pensare quanti, Comune e Capitaneria di Porto, sono deputati al controllo della sicurezza negli spazi in concessione. Ecco perché abbiamo chiesto un accesso agli atti per chiedere quante siano – dall’inizio della stagione estiva – le torrette di sicurezza e gli addetti al salvamento nei più di 300 metri di litorale in concessione».

Per Moretti e Capozzi «sono diverse le domande in sospeso: quante sono le torrette di salvataggio posizionate nei più di 300 metri di concessione? Sono due come quelle che abbiamo rilevato a giugno in un sopralluogo, oppure tre come previsto dalla Legge e come rilevato lo scorso anno dalla stessa Capitaneria? E se sono tre come faceva il ragazzo a farsi il bagno a novanta metri dall’ultima torretta? Gli enti deputati al controllo non hanno nulla da dire? La sicurezza dei bagnanti – concludono – non può attendere e riguarda davvero tutti concessionari, piccoli o grandi che siano».

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