MORETTI: In merito alle nuove disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime

Mozione

Oggetto: In merito alle nuove disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime

Proponenti: MORETTI, BOLZONELLO

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia,
PREMESSO CHE con le sentenze n. 17 e 18 del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Adunanza Plenaria), depositate il 9 novembre 2021, è stato disposto che l’attuale disciplina nazionale che prevede la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative contrasta con l’art. 49 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) e con l’art. 12 della Direttiva 2006/123/CE (cosiddetta “Direttiva Bolkenstein”), stabilendo altresì che, ancorché siano intercorse proroghe delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative ad opera della P.A., per l’Adunanza Plenaria “deve escludersi la sussistenza di un diritto alla prosecuzione del rapporto in capo gli attuali concessionari”;
RILEVATO che il Consiglio di Stato ha, di fatto, annullato l’attuale proroga in atto delle concessioni balneari al 2033 e imposto di riassegnare i titoli entro due anni tramite evidenza pubblica;
RICORDATO CHE:
– la prima proroga fu disposta, fino al 31 dicembre 2015, dall’art. 1, comma 18, Decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative), convertito con modificazione in legge 26 febbraio 2010, n. 25;
– il termine del 31 dicembre 2015 fu successivamente prorogato sino al 31 dicembre 2020 per effetto della successiva legge 24 dicembre 2012, n. 228 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato “Legge di stabilità 2013″);
– infine, approssimandosi la scadenza del 31 dicembre 2020, la legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021), in particolare con i commi 682, 683 e 684 dell’articolo 1, ha disposto la rideterminazione della durata delle concessioni demaniali marittime per 15 anni, a decorrere dal 1 gennaio 2019 – quindi fino al 1 gennaio 2034 -, di tutte le tipologie di concessioni del demanio marittimo disciplinate dall’art. 1 del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 400, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n. 494;
TENUTO CONTO che la sentenza interviene anche sulla recente moratoria introdotta, a causa degli effetti derivanti nel settore dall’emergenza da Covid-19, dall’art. 182, c. 2, del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19), convertito con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77;
PRESO ATTO CHE:
– il Consiglio di Stato, nella sentenza n. 18 al punto 46 si è detto “consapevole del notevole impatto (anche sociale ed economico) che tale immediata non applicazione può comportare, specie in un contesto caratterizzato da un regime di proroga che è frutto di interventi normativi stratificatisi nel corso degli anni”;
– lo stesso Consiglio di Stato ha ritenuto che, a fronte di un quadro di incertezza normativa, “sussistano i presupposti per modulare gli effetti temporali della propria decisone” (…), anche al fine di consentire “a Governo e Parlamento di approvare doverosamente una normativa che possa finalmente riordinare la materia e disciplinare in conformità con l’ordinamento comunitario il sistema di rilascio delle concessioni demaniali”;
– lo stesso Consiglio di Stato si è detto consapevole “della necessità di assicurare alle amministrazioni un ragionevole lasso di tempo per intraprendere sin d’ora le operazioni funzionali all’indizione di procedure di gara”, nonché “degli effetti ad ampio spettro che inevitabilmente deriveranno su una moltitudine di rapporti concessori”, e per questo ha ritenuto che “tale intervallo temporale per l’operatività degli effetti della presente decisione possa essere congruamente individuato al 31 dicembre 2023”, ma che “scaduto tale termine, tutte le concessioni demaniali in essere dovranno considerarsi prive di effetto, indipendentemente da se via sia – o meno – un soggetto subentrante nella concessione”;
TENUTO CONTO CHE il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 4 novembre 2021, ha approvato il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021, che prevede, all’art. 2, la “delega per la mappatura e la trasparenza dei regimi concessori di beni pubblici”, proponendo nuovamente un aspetto già previsto dalla citata legge 145/2018, e che tale articolo conferirebbe al Governo la delega ad adottare, entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, un decreto legislativo per la costituzione di “un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici, al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza, anche in forma sintetica, dei principali dati e delle informazioni relativi a tutti i rapporti concessori”;
CONSIDERATO INFINE CHE:
– il tema delle concessioni demaniali marittime è, da tempo, oggetto di grande attenzione per tutte quelle attività imprenditoriali nel settore turistico ricreativo, in particolare degli operatori del turismo balneare, che costituisce un indotto fondamentale per l’economia regionale;
– da più parti si sottolinea che l’incidenza, nel nostro Paese, dell’applicazione della Direttiva Bolkenstein determinerebbe un notevole impatto sociale ed economico al comparto ed una situazione di svantaggio nei confronti degli altri Stati membri dell’Unione europea diretti concorrenti nel campo del turismo internazionale;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
ad attivarsi nei confronti del Governo affinché:
1) avvii una tempestiva interlocuzione con la Commissione UE finalizzata a:
a. valutare l’introduzione di una moratoria per l’Italia che consenta di portare a termine, in tempi congrui, il monitoraggio previsto dal citato DDL “Concorrenza” – attualmente all’esame del Parlamento – e finalizzato alla costituzione di un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici;
b. favorire una necessaria armonizzazione della normativa degli Stati membri in materia di concessioni demaniali con finalità turistico-ricreative, al fine di evitare eventuali disparità di trattamento tra gli operatori del settore;
2) affronti in modo definitivo la materia attraverso una legge di riordino delle concessioni demaniali con finalità turistico balneari.

Presentata alla Presidenza il 10/12/2021

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