MORETTI: a distanza di sette anni dall’approvazione della DGR n. 599/2017 sul “Piano della Medicina di Laboratorio” rimangono ancora punti inapplicati. Come la Giunta regionale intende porre mano alla valorizzazione dei Laboratori spoke dell’isontino, di fatto penalizzati dalla non applicazione della DGR n. 599/2017?

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

OGGETTO: a distanza di sette anni dall’approvazione della DGR n. 599/2017 sul “Piano della Medicina di Laboratorio” rimangono ancora punti inapplicati. Come la Giunta regionale intende porre mano alla valorizzazione dei Laboratori spoke dell’isontino, di fatto penalizzati dalla non applicazione della DGR n. 599/2017?

PREMESSO che con la Delibera di Giunta regionale n. 599 del 31/3/2017 è stato approvato il Piano della Medicina di Laboratorio, che per l’attuale Azienda Giuliano-Isontina (allora non esistente) ha significato l’applicazione del hub&spoke nell’area giuliano-isontina;
RILEVATO che nella concreta applicazione della Delibera in premessa – anche per le oggettive differenze tra le realtà ospedaliere e territoriali tra l’isontino e Trieste – risultano ancora presenti troppe incongruenze e mancato rispetto di quanto previsto dalla DGR in premessa per i laboratori spoke.
In particolare, si rilevano a titolo esemplificativo:
. mancanza di un dirigente nella fascia oraria diurna;
. mancata implementazione nei Laboratori isontini di esami di base quali colesterolo HDL e LDL, Colesterolo totale, Transferrina, Trigliceridi, mancanze che costringono i medici prescrittori a fare spesso per uno stesso paziente due o più richieste (esame in urgenza e in routine per la parte clinica, immunometria ed ematologia);
. i protocolli di emostasi e coagulazione di urgenza tra area giuliana e isontina non sono allineati, e i profili chimici/immunometrici in urgenza tra i laboratori di Cattinara e Burlo e Gorizia-Monfalcone sono diversi, creando di fatto pazienti di serie A e serie B;
. alcuni esami di urgenza allo spoke di Monfalcone non eseguiti – NT-proBNP, osmolarità plasmatica e urinaria, Litio, transferrina, ecc. – mentre al Burlo gli stessi vengono eseguiti, sia in urgenza che in routine;
. problematica risulta essere la questione logistica e il trasporto dei campioni biologici, oggi affidati all’esterno dal lunedì al venerdì, per due viaggi al sabato e uno la domenica, in termini di sostenibilità economica, monitoraggio di temperature e tempistiche e rispetto della qualità dei campioni prelevati;
. che non vi è ancora compatibilità tra i sistemi informativi tra i vari Laboratori del Burlo e di ASUGI;
. che l’esternalizzazione della diagnostica per le Malattie sessualmente trasmissibili, degli esami per l’allergologia e della tossicologia forense presso l’IRCCS Burlo Garofolo (prima di competenza ASUGI) ha comportato un disagio oggettivo per gli utenti che devono spostarsi da un laboratorio all’altro a seconda della tipologia dell’esame ematochimico prescritto; nello stesso tempo, questo ha prodotto per ASUGI un aumento dei costi di gestione (a favore di IRCCS Burlo per gli esami), un aumento dei tempi di refertazione (frazionando i laboratori è una conseguenza), ma ha anche generato un vero e proprio disorientamento nei Medici di Medicina Generale (prescrittori), ma ancor più inevitabili ricadute negative sugli utenti/pazienti (fruitori) che devono capire in che laboratorio recarsi per quell’esame specifico prescritto.
In sintesi, disagio e confusione per tutti.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale INTERROGA il Presidente della Regione per conoscere come, a distanza di sette anni dall’approvazione della DGR n. 599/2017 sul “Piano della Medicina di Laboratorio”, la Giunta intende porre mano alla valorizzazione dei Laboratori spoke dell’isontino, di fatto penalizzati dalla non applicazione della suddetta Delibera.

Diego Moretti

Trieste, 30 ottobre 2024

1894 - MOR IRO sanità Laboratori_ASUGI