Trieste 16.01.25 – «Quanto sta accadendo nel panorama regionale in vista delle prossime elezioni amministrative, pone preoccupanti interrogativi su quanto valga, per il centrodestra, l’autonomia dei territori. Che la scelta dei candidati sindaco a Monfalcone e Pordenone si decida a Roma tra quattro parlamentari, tutti segretari regionali, senza nemmeno la presenza di Fedriga, lascia ancora più perplessi. Farebbero meglio, alcuni esponenti del centrodestra da poco assunti a ruoli di vertice, a guardare a casa loro invece che puntare il dito verso il centrosinistra e giudicare i suoi candidati». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative nel Comune di Monfalcone.
E ancora, aggiunge, «dal resoconto che leggiamo nelle cronache delle agenzie, relativo all’incontro tra i segretari regionali, apprendiamo inoltre che del terzo mandato non si è nemmeno lontanamente discusso: significa che il tema è messo in soffitta. E allora ci si chiede, dove sta l’autonomia dei territori se gli esponenti locali non hanno la possibilità nemmeno di indicare il proprio candidato sindaco e hanno bisogno dei tutor regionali?».
In tutto ciò, conclude Moretti, «mi sento definire “alieno” da Cisint, il cui unico pensiero era avere un nuovo ruolo a Bruxelles, ma continuare a comandare in municipio mettendo un suo uomo che ubbidisse a lei in tutto e per tutto. Da “alieno”, infine ricordo a Cisint che forse conosco meglio io Monfalcone di qualche suo assessori. Rilevo infine che la vicenda Garritani conferma che prima o poi la figura del “sindaco per conto di altri” non fa fare bella figura ai protagonisti della medesima».