Trieste, 11.06.25 – «L’intervento della Giunta che recepisce la legge 105 del 2024 il cosiddetto “Decreto Salva casa”, non è per il Fvg un obbligo: si tratta di una scelta politica per una Regione a Statuto speciale, che al limite può anche essere condivisa, ma necessitava alla base di una strategia generale ben chiara e di un maggior approfondimento». Lo affermano il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, e il consigliere regionale Massimo Mentil (relatore di minoranza), commentando il disegno di legge 54, “Modifiche alla legge regionale 11 novembre 2009, n. 19, Codice regionale dell’edilizia”.
«La domanda è: era proprio necessario? A fronte di questa questione, è ancora più inaccettabile che il Governo intervenga, come ha fatto Salvini con la Regione Sardegna, nelle scelte di una Regione autonoma che, come il Fvg, ha sulla materia edilizia competenza esclusiva».
La necessità di intervenire nella materia edilizia, continuano «non è in discussione, ma la riscrittura e la necessità, già anticipata, di chiarire tanti singoli aspetti, confermano la nostra impressione che si poteva attendere un po’ di tempo in più per i doverosi approfondimenti e per rendere più organico questo intervento, anche con specifiche audizioni (che non ci sono state) con professionisti e funzionari dei Comuni. Per non parlare dell’assoluta assenza di confronto e contributi al dibattito dei consiglieri di maggioranza». Nel suo intervento in Aula Moretti ha inoltre espresso contrarietà per la previsione introdotta dall’articolo 8 del ddl 54, riguardo alla possibilità di vendita di immobili dichiarati abusivi: «I Comuni non possono diventare un’agenzia immobiliare: sono un ente istituzionale».