Assestamento: Moretti-Carli (Pd), bilancio ricco con ombre e scarsa visione

Pubblicato il giovedì 11 Lug 2024

 

Trieste 10.07.24 «L’assestamento di bilancio, con i suoi oltre 1,3 miliardi, non può che intervenire e coprire molte esigenze. Tuttavia, accanto alle positività che ci sono, non mancano delle zone d’ombra su temi come le politiche industriali, la governance dei consorzi di sviluppo economico, gli enti locali, l’edilizia agevolata e la sanità. Speriamo che da qui all’Aula, da parte della Giunta e della maggioranza di centrodestra ci sarà la volontà di correggere storture che rischiano di non risolvere le criticità». Lo affermano il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti e il consigliere regionale Andrea Carli (relatore di minoranza del ddl 23 “assestamento di bilancio”) a margine del dibattito in prima commissione integrata sulla manovra estiva di assestamento di bilancio.

«Al di là delle enormi disponibilità, esistono naturalmente delle scelte politiche, alcune delle quali lasciano quantomeno delle forti perplessità. Una di queste riguarda sicuramente l’intervento che si fa sui consorzi industriali: in 60 anni di storia nessuna amministrazione si è mai sognata di mettere le mani nelle governance di consorzi dove la Regione non è nemmeno socia. Siamo difronte a un esercizio vorace e sfrenato del potere, l’ennesima dimostrazione di un metodo assolutamente inaccettabile sulla quale chiediamo un ripensamento».

Inoltre, continua Carli, «anche la nomina dei revisori presenta degli elementi di negatività: essendo anche questa sottoposta alla valutazione della Giunta, si viene a creare di fatto un albo virtuale dei revisori, accanto a quello reale basato non solo su requisiti professionali, ma anche di gradimento dell’amministrazione regionale».

Per quanto riguarda le previsioni in materia di edilizia agevolata, Moretti e Carli chiedono di modificare la norma che «impone ai giovani l’obbligo di accendere un mutuo per l’acquisto della prima casa». E ancora, gli Enti locali: «Dopo aver demolito strumentalmente le Uti, non c’è stato alcun intervento che permettesse la programmazione intercomunale lasciando i Comuni in difficoltà fortissime, come la forte carenza di personale, che sicuramente le Province non risolveranno e che lasciano aperto il problema di impegnare le ingenti risorse destinate ai Comuni per lo sviluppo del territorio».

E infine la sanità, aggiunge Moretti, «uno dei nodi più significativi che sta pesando su cittadini e operatori e sul quale siamo da troppo tempo in attesa di vedere realizzati i molti annunci dell’assessore alla Salute. Preoccupa, infine, l’applicazione della legge 16 del ’22 sul riordino del sistema disabilità: registriamo sul territorio regionale preoccupazioni e ritardi rispetto al passaggio delle funzioni alle aziende sanitarie che dovrebbe avvenire entro il 31 dicembre. Il pericolo di creare disfunzioni nei servizi dal 1 gennaio 2025 è dietro l’angolo».

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