Sanità: Moretti-Cosolini (Pd), Riccardi dia ascolto e rispetto agli operatori 118

L’ennesima lettera di disagio, da parte degli operatori 118, testimonia il fatto che chi governa la salute pubblica non è in grado di intercettare le difficoltà del sistema

 05.07.21 «L'ascolto e il rispetto, non solo formale ma anche sostanziale, degli operatori devono essere la necessaria base che nella gestione della sanità purtroppo è più volte mancata. L'ennesima lettera di disagio, da parte degli operatori 118, testimonia il fatto che chi governa la salute pubblica non è in grado di intercettare le difficoltà del sistema e quelle vissute da chi è in prima linea». Lo affermano il capogruppo del Pd, Diego Moretti e il consigliere regionale Roberto Cosolini (Pd), commentando la lettera degli operatori del 118 di Trieste.

«Dopo la vicenda della direzione Sores, dove molti sono i punti di domanda e le questioni non chiarite sulla gestione sia da parte della politica, sia dal versante tecnico con il direttore dell'Arcs, e quella ancora precedente con la lettera degli anestesisti (in occasione della quale ci è sembrato di assistere più a un processo che a un confronto), ora ci ritroviamo un altro nodo dove emergono criticità di gestione. L'assessore Riccardi pare riprendere il controllo dell'Arcs dando indicazione al direttore Tonutti di ascoltare e chiarire, peccato che non l'abbia fatto prima, ma solo ora che i buoi sono scappati. Finora dov'è stato l'ascolto e il rispetto necessari nei confronti degli operatori?».
Secondo Moretti e Cosolini, «sarebbe comunque sbagliato tornare indietro sulla Centrale unica regionale, ma bisognerebbe piuttosto intervenire sull'attuale Piano regionale emergenza urgenza (Preu): a tre anni di distanza dalla sua approvazione va attuato dove non è ancora stato fatto, ma anche adattato alle esigenze dei territori. Questi sono gli argomenti da affrontare, non certo quelli che continuano a far discutere come il metodo adottato e tutte le forzature utilizzate per la recente nomina della direzione della Sala operativa regionale emergenza sanitaria».