Sanità: Moretti (Pd), sulla vicenda Sores, responsabilità politica ineludibile

Il fatto che si affidi la guida della Sores a chi la potrà seguire solo per due giorni alla settimana fa riflettere

 28.05.21 «La decisione di Arcs di procedere alla sospensione del concorso già indetto e alla nomina diretta per la direzione della Sores (per altro part-time), è un'anomalia che oltre a lasciare interdetti, alimenta un clima di sospetti e apre a tutte le interpretazioni possibili. Dietro questa vicenda, in cui il curriculum e la professionalità di De Monte non sono in discussione, c'è una precisa e ineludibile responsabilità politica». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti commentando la nomina diretta di Amato De Monte a direttore della Sala operativa regionale Emergenza sanitaria (Sores).
«Il fatto che si affidi la guida della Sores a chi la potrà seguire solo per due giorni alla settimana fa riflettere, anche perché l'assessore Riccardi, nella scorsa legislatura (da capogruppo di Fi) avanzò feroci critiche alla scelta di costituire la centrale unica e la Sores. Ora, non solo non si è toccata l'organizzazione di questa struttura, come promesso a inizio legislatura, ma la si vuole gestire con un direttore a tempo parziale». Inoltre, sottolinea Moretti «è inaccettabile il fatto che un apprezzato professionista non si sia ancora vaccinato: ciò fa venir meno la fiducia verso il sistema sanitario nel suo insieme. La vaccinazione è l'unica strada vera per uscire dalla pandemia, ed è inutile lamentarsi della scarsa risposta alla campagna vaccinale in Fvg, soprattutto in determinate fasce d'età, se poi l'esempio non viene da chi opera in prima linea contro il virus. Come può ricoprire un incarico così delicato, un professionista che non si è vaccinato, peraltro direttore del dipartimento di anestesia e rianimazione di Asufc? Qualcuno, ai vertici politici sanitari e aziendali, pensa di intervenire? Adesso sono chiari i motivi del no alla commissione speciale sul Covid richiesta dall'opposizione e le prese di posizione nelle recenti audizioni sui posti letto nelle terapie intensive».