Covid: Moretti (Pd), no a commissione speciale è atto di chiusura e poca trasparenza verso Consiglio e cittadini

Fino a un mese fa, il sistema sanitario del Fvg ha vissuto forti difficoltà, tra gli appelli di medici e operatori, con dati tra i peggiori a livello nazionale per mortalità e occupazione dei reparti.

 19.05.21 «Il no del centrodestra all'istituzione di una commissione speciale sull'emergenza covid è un atto di chiusura incomprensibile nei confronti del Consiglio e denota un'assenza di trasparenza verso i cittadini. Oggi è mancato il coraggio (quello che ha avuto il Consiglio regionale del Veneto che nei prossimi giorni voterà unanimemente una commissione d’inchiesta), di istituire un organo che non aveva il fine di cercare colpevoli né di fare inquisizioni, ma di approfondire e chiarire tante questioni legate alla pandemia». Lo afferma il capogruppo del Pd, Diego Moretti primo firmatario della mozione con la quale tutti i gruppi di opposizione chiedevano l'istituzione di una commissione speciale sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dal covid 19.
«Fino a un mese fa, il sistema sanitario del Fvg ha vissuto forti difficoltà, tra gli appelli di medici e operatori, con dati tra i peggiori a livello nazionale per mortalità e occupazione dei reparti. Questo imponeva un livello di approfondimento che troppe volte la commissione Salute non ha compiuto: dalla prima ondata, quando per mesi la Commissione è stata ferma, alla seconda, dove solo grazie alle insistenze dell'opposizione è stato possibile audire i professionisti della sanità. Chi ha politicizzato il tema è stato il centrodestra, parlando di caccia alle streghe e di inquisizioni, accusando l'opposizione di avere toni ispirati a ideologie del passato e di mancanza di responsabilità sui temi dell'emergenza, tutto il contrario di quanto finora avvenuto. Noi volevamo solo chiarezza e maggiore conoscenza: davvero un’occasione persa».