Scuola: Moretti (Pd), ora non c’è più tempo, subito sicurezza per riapertura

«Non si insista, come sembra dalle notizie delle ultime ore, con contenziosi inutili: serve subito la massima sicurezza per assicurare la riapertura della scuola»

TRIESTE 16.01.21 «Non si insista, come sembra dalle notizie delle ultime ore, con contenziosi inutili: serve subito la massima sicurezza per assicurare la riapertura della scuola». Lo afferma il capogruppo del Pd, Diego Moretti commentando la decisione del Tribunale amministrativo regionale che, accogliendo il ricorso presentato da alcuni genitori contro la Regione, ha sospeso l'ordinanza del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga che prolungava la didattica a distanza fino al 31 gennaio.
«La sentenza del Tar che sospende l'ordinanza del presidente Fedriga sulla chiusura delle scuole superiori, mette la Giunta regionale di fronte alla necessità di imprimere un'immediata accelerazione sugli necessari interventi per assicurare una riapertura in sicurezza. Fedriga non perda tempo in soluzioni estemporanee rispetto all'attivazione delle necessarie misure per un corretto riavvio, come avvenuto a settembre» sostiene Moretti.
«Dopo il pronunciamento del Tar, la Regione si organizzi per la riapertura delle scuole». Il gruppo del Pd, continua il capogruppo dem, «dopo aver sollecitato la Giunta ad agire per tempo sui trasporti, nei giorni scorsi ha avanzato una serie di richieste: mascherine ffp2 alle scuole, avvio anticipato della campagna di vaccinazione per i docenti, sostegno alle scuole per i progetti che riguardano studenti a maggior rischio di disagio, tamponi gratis nella fascia 14-18 per garantire il rientro a scuola nella massima sicurezza a tutti. Tutte richieste che non hanno avuto alcun seguito». Ecco perché, conclude Moretti, «chiediamo coerenza: dopo essere andato in piazza a favore delle riaperture, aver dichiarato per settimane che tutto “andava bene”, a fronte dell’attuale situazione dei contagi e dei ricoveri, Fedriga e la sua giunta inizino a prendere seriamente in considerazione le nostre proposte sulla scuola».