Covid: Moretti (Pd), da richiesta di collaborazione ad accuse al Governo, Fedriga incoerente

Ora non si schivino le responsabilità e la smetta, il cdx con il solito scaricabarile

 02.11.20 «Coerenza e responsabilità dovrebbero andare di pari passo, non essere utilizzati a seconda delle convenienze di parte o del momento. Solo una settimana fa Fedriga chiedeva unità e predicava collaborazione tra le parti politiche, adesso parla di scaricabarile di Roma nei confronti delle Regioni, quando proprio le stesse Regioni di centrodestra furono le prime a chiedere misure differenziate per territori. Ora, nel momento di prendersi le proprie responsabilità, si lamentano». Lo afferma il vice capogruppo del Pd, Diego Moretti commentando le dichiarazioni del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga in merito al confronto tra Governo e Regioni in vista del nuovo dpcm sulle disposizioni anti-Covid.
«Non si sa ancora cosa succederà oggi nel confronto Governo-Regioni, ma più la situazione si complica dal punto di vista sanitario, più assistiamo a spostamenti di posizione del presidente Fedriga. All'indomani della lezioncina su come bisogna comportarsi in maniera responsabile e unita, ha cavalcato le legittime proteste di alcune categorie interessate dal dpcm del 24 ottobre, scegliendo la strada della contestazione al Governo e chiedendo la definizione di misure diverse a livello regionale a seconda dei dati epidemiologici. Ora che il Governo potrebbe prendere tale strada, chiede misure uniche a livello nazionale, salvo poi accusare il Governo di scaricabarile sulle Regioni. Si mettesse d’accordo con sé stesso».
Inoltre, continua Moretti, «sui comportamenti di chi fa opposizione, a livello regionale o nazionale va chiarita una differenza sostanziale: il Pd in Fvg non è come la Lega a Roma, sciacalli inferociti nei confronti di chi governa. Il nostro senso di responsabilità, dimostrato con i fatti in questi mesi, non deve essere utilizzato per scaricare sulle opposizioni del Fvg e sul Governo centrale la responsabilità di scelte impopolari. Senza polemiche allora, si prenda atto non solo dell'atteggiamento del gruppo Pd, ma anche di come si è concretizzato questo atteggiamento, con delle proposte concrete che si sono sostanziate a partire dal documento consegnato ad aprile 2020 su diverse questioni legate alla fase-2 del Covid (dalla sanità ai trasporti, alla scuola, fino al sociale) e che rimangono ancora attuali, fino alle proposte elaborate durante i due assestamenti di bilancio. Si inizino dunque a prendere seriamente in considerazione suggerimenti e proposte che arrivano dall'intero arco politico, prima di giocare al continuo scaricabarile».