Enti locali: Moretti (Pd), necessarie regole tra Comuni per accesso graduatorie personale

Non è possibile che un piccolo Comune debba pagare a un’altra amministrazione mille euro a persona solo per avere i nominativi di coloro che sono in graduatoria per un’assunzione

15.10.20 «La Regione ponga fine al “mercato delle vacche” tra i Comuni, per accedere alle graduatorie del personale. Non è possibile che un piccolo Comune debba pagare a un'altra amministrazione mille euro a persona solo per avere i nominativi di coloro che sono in graduatoria per un'assunzione. Non esistono regole che mettano dei necessari paletti per evitare un far west ed è quindi necessario un intervento della Regione». Lo afferma il vice capogruppo del Pd, Diego Moretti che oggi, in Consiglio regionale ha posto la questione del “mercato per l’accesso alle graduatorie del personale degli enti locali”, attraverso un'interrogazione alla Giunta Regionale.
«A fronte del fatto di aver sostenuto costi per l’organizzazione e l’effettuazione di concorsi, per l’accesso ai dati delle graduatorie da parte dei singoli enti locali, i Comuni si comportano in maniera totalmente differente» denuncia Moretti. «In diversi casi non viene richiesto alcun rimborso, in altri è previsto un tariffario, anche per il solo diritto di accesso allo scorrimento della graduatoria del concorso, molto variegato, che va dai 350 ai 600 euro a persona, arrivando in qualche caso a richiedere agli enti richiedenti fino a mille euro per ciascun nominativo richiesto. Una situazione da “far west”, senza alcun controllo, che invece dovrebbe trovare una regolamentazione che eviti un mercato che può essere un peso non da poco per le casse dei Comuni più piccoli».