Migranti: Moretti (Pd), Grave silenzio di Fedriga su parole di Calligaris

«La Giunta pensi alle vere emergenze»

05.08.20 «Dopo quello che accaduto ieri, è molto grave la mancata presa di posizione di Fedriga e della Lega che tentano di spostare l'attenzione continuando a parlare di un'emergenza immigrazione che non c'è come viene rappresentata, per nascondere la grave situazione dell'economia e del sociale e per alimentare una facile propaganda. Le parole pronunciate da Calligaris sono sconcertanti e inaudite, offendono la comunità e le istituzioni e vanno stigmatizzate attraverso severi provvedimenti. Su questo non arretreremo di un passo». Lo afferma il vice capogruppo del Pd, Diego Moretti all'indomani delle dichiarazioni del consigliere regionale della Lega, Antonio Calligaris in Aula, – "Io sono uno di quelli che gli sparerebbe tranquillamente (ai migranti, ndr) – durante l'interruzione dei lavori della VI commissione da parte degli attivisti di CasaPound.
«Con questo atteggiamento pilatesco e giustificazionista, la Lega avalla le parole di Calligaris, così facendo alimenta l'odio nei confronti del diverso. Le emergenze sono quelle in cui si trovano famiglie e imprese a causa della difficile situazione economica. Ma di questo è complicato parlare, meglio affondare i colpi su un terreno comodo alla Lega, quello dell'odio per gli stranieri».
Il Pd, ricorda Moretti, «ha chiesto, come gesto di dignità per il ruolo che ricopre, le dimissioni di Calligaris, ben sapendo che difficilmente le darà. Abbiamo chiesto anche a Zanin ai sensi del regolamento vigente la sospensione di Calligaris da commissione e Aula: vedremo.
Certo che far finta di nulla è grave e se Fedriga lo fa per spirito di partito, non potrà fare lo stesso il presidente del Consiglio Zanin e l'ufficio di presidenza, che invece dovrà esprimersi sulla nostra richiesta di sospensione. Per quanto riguarda il gravissimo attacco alle istituzioni democratiche a opera dei fascisti dei CasaPound, l'auspicio è che la Procura faccia velocemente le indagini e individui al più presto tutti i colpevoli di un'intimidazione intollerabile».