Servizi educativi in ambito agricolo: Da Giau (Pd), intervento normativo limitato in materia di agricoltura sociale, positivo impegno per l’atteso regolamento

Pubblicato il martedì 19 Ott 2021

19.10.21 «Il tentativo di normare i servizi educativi per la prima infanzia, nell’ambito delle aziende agricole e nel contesto dell’agricoltura sociale è certamente apprezzabile, sia nell’ottica della sostenibilità economica delle imprese agricole, sia in vista di un opportuno ampliamento dei servizi a disposizione delle famiglie. Spiace che, anziché scegliere la via dell’approfondimento, si sia scelto di intraprendere la strada della semplificazione del testo al punto tale da rendere il provvedimento molto poco innovativo, quasi superfluo». Lo afferma la consigliera regionale Chiara Da Giau (Pd) relatrice di minoranza del progetto di legge 64 “Promozione di servizi educativi, didattici e aggregativi nel settore dell’agricoltura sociale”, discusso e votato oggi in Consiglio regionale.

«Al presentatore della norma, Budai, riconosciamo la sensibilità sui temi dell’agricoltura sociale e dei servizi educativi per l’infanzia. Non siamo però di fronte a un intervento innovatore, che avrebbe potuto introdurre nuove fattispecie di servizio socio-educativo in ambito agricolo. Nonostante le audizioni in commissione avessero evidenziato interesse per elementi meritevoli di ulteriore analisi, non c’è stato questo ulteriore sforzo di approfondimento. Il nostro auspicio, per esempio, era che si cogliesse l’occasione per definire in modo più completo la materia degli agrinidi o dei nidi nel bosco, consapevoli che sul territorio si stanno muovendo progettualità in tal senso non solo da parte di privati, ma anche di enti locali. Avremmo preferito che, entrando nel campo dell’agricoltura sociale, si approfittasse per affinare la legislazione regionale in materia affrontando alcune questioni ancora irrisolte e che stanno creando difficoltà agli operatori, in particolare alle cooperative. Siamo soddisfatti che, il nostro approccio propositivo abbia introdotto nel testo approvato alcune significative integrazioni che forniscono garanzie rispetto alla qualità del servizio educativo che dovesse svolgersi nelle aziende agricole richiamando a requisiti e criteri previsti dalla normativa nazionale in tema di professionalità coinvolte nel sistema educativo integrato 0-6. Bene anche l’impegno chiesto e ottenuto dalla giunta attraverso un nostro ordine del giorno perché si giunga in tempi brevi al regolamento previsto dalla legge regionale sull’agricoltura sociale finora fortemente in ritardo ma atteso dagli operatori del settore proprio per chiarire requisiti e ambiti di applicazione della propria attività».

Ne parlano

Chiara Da Giau

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