Scuola: Da Giau (Pd), dirigenti abbandonati da Dipartimenti nella gestione covid

TRIESTE 10.02.22 «I dati che ci sono stati presentati oggi sulla ripartenza delle scuole da gennaio a oggi, non sono in grado di evidenziare le difficoltà maggiori che dirigenti e famiglie hanno dovuto fronteggiare e la cui responsabilità ricade pienamente sulla Regione. Completamente abbandonati da direzione salute e aziende sanitarie che nelle proprie circolari aggiravano la responsabilità affidata dal governo alle Regioni nella gestione di tracciamenti, quarantene e rientri, i dirigenti scolastici e i responsabili Covid degli istituti scolastici si sono dovuti arrangiare da soli con un sovraccarico di lavoro non dovuto». A denunciarlo è consigliera regionale Chiara Da Giau (Pd), intervenuta oggi in VI commissione, nel corso dell’audizione del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame alla presenza dell’assessora all’Istruzione, Alessia Rosolen, sulla situazione della scuola rispetto alle misure anti covid in vigore. «La quarta ondata di Covid ha certificato la definitiva resa dei dipartimenti di prevenzione di fronte alla propria incapacità di offrire il servizio necessario proprio all’istituzione e alla popolazione scolastica che era prevedibile fosse la più colpita, avendo percentuali di vaccinazioni inferiori. Il mantenimento della continuità didattica è quindi merito del solo mondo della scuola che vi ha fatto fronte con il sacrificio e la forte dose di volontariato di dirigenti, insegnanti, personale Ata che hanno sopperito anche ai gravi disagi causati dal personale novax. Arrivati a questo punto, confidando che la morsa della pandemia si stia definitivamente allentando, non possiamo che sperare che finalmente chi gestisce sanità e prevenzione abbia imparato la lezione e che il futuro ci riservi modelli organizzativi migliori» aggiunge Da Giau sottolineando la necessità che «tutto il personale della scuola possa a presto tornare a occuparsi unicamente della propria missione educativa e formativa auspicando che gli organici covid nelle scuole, attualmente prorogati al 31 marzo, siano ulteriormente differiti alla fine dell’anno scolastico. Questo permetterebbe di mettere in campo una serie di iniziative e un lavoro con gli studenti, volto a recuperare quanto è andato perso o è stato fatto in maniera discontinua».