Migranti: Da Giau (Pd), nuova legge intrisa di propaganda leghista, discrimina tra profughi buoni e cattivi

Pubblicato il sabato 26 Mar 2022

25.03.22 «Annunciata da tempo, la nuova legge sull’immigrazione voluta dalla Giunta Fedriga conferma, purtroppo, la foga leghista contro gli immigrati. Non solo: dalla prima illustrazione ci fa anche dire una volta di più che la benevolenza leghista all’accoglimento dei profughi ucraini è tutt’altro che una conversione ai principi umanitari, ma è ancora intrisa di propaganda e inaccettabile discriminazione tra profughi buoni e profughi cattivi». Lo afferma la consigliera regionale Chiara Da Giau (Pd) commentando la delibera d’indirizzo della Giunta Fedriga che avvia l’iter per l’approvazione di una nuova legge sull’immigrazione.

«Dopo aver svuotato e piegato al proprio approccio securitario e respingente la precedente legge, la 31 del 2015 , dalle prime dichiarazioni dell’assessore Roberti non pare ci sia alcuna novità nell’impostazione strumentale che caratterizza l’azione della giunta nei confronti degli stranieri immigrati fin dall’esordio» commenta Da Giau. «L’atteggiamento è quello della contrapposizione da livelli diversi tra chi detiene la supremazia sul vivere civile e chi deve essere istruito per non rappresentare pericolo e possibilmente allontanato il prima possibile. Abbiamo rilevato da subito quanto fosse emblematico il trasferimento della competenza regionale sull’immigrazione sotto la delega assessorile alla sicurezza, togliendola a quella alla solidarietà della precedente legislatura. Questo ha fatto sì che ci si concentrasse solo su respingimenti e rimpatri (quest’ultimi con scarsi risultati) anziché su tutte quelle attività di formazione, inserimento lavorativo, integrazione che rappresentano i veri strumenti per evitare che persone in difficoltà e lasciate a se stesse, finiscano nei gironi dello sfruttamento e delinquenza. Se si fosse continuato sulla strada segnata con adeguate risorse non si sarebbe indebolito il sistema dell’accoglienza e dell’integrazione permettendo alla nostra regione di essere molto più resiliente di fronte alle emergenze, compresa quella attuale dei profughi ucraini».

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Chiara Da Giau

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