DIRITTO al LAVORO, DIRITTO alla VITA

Giornata nazionale delle vittime di incidenti sul lavoro, organizzata da #ANMIL presso gli stabilimenti dell’azienda Casagrande a Fontanafredda. È un segnale chiaro che solo una assunzione di responsabilità individuale e collettiva può portare davvero a raggiungere l’obiettivo delle ZERO vittime sul lavoro.
Imprese, lavoratori, istituzioni, associazioni, singoli cittadini che affidano opere e lavori, hanno la loro parte nell’informare, istruire, formare, innovare i processi produttivi, esercitare il controllo per prevenire gli incidenti. Altrettanto impegno deve essere profuso nell’assistenza alle vittime per la riabilitazione fisica e psicologica.
Solo così possono essere tutelati e promossi il diritto al lavoro e il diritto alla vita e alla vita nella sua interezza.
In questo momento le imprese hanno necessità e volontà di recuperare le perdite dovute alla pandemia e di agganciare in tempi rapidi la ripresa e di consolidare la crescita. Non si possono però ammettere scorciatoie sui temi della sicurezza del lavoro che significa tanto incolumità, quanto salute. Bene allora i propositi e le consonanze sentite nei tanti interventi della mattinata, ma convinta deve essere anche l’azione.
Nella Destra Tagliamento questa non può che passare, tra le altre, per il rafforzamento dei servizi di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro di ASFO. Le necessità della gestione della pandemia, hanno infatti ulteriormente aggravato le carenze di personale di cui tali servizi soffrono, da tempo privi anche di direzione incaricata. Ci aspettiamo quindi che anche in questo ambito, si apra quanto prima e finalmente una stagione di scelte chiare a favore dei cittadini da parte della sanità pordenonese.