Covid: Da Giau (Pd), difficoltà per prenotazioni vaccini bambini, Giunta e Asfo diano risposte

Pubblicato il sabato 01 Gen 2022

01.01.22 «Le tante parole e le campagne a sostegno dei vaccini in età pediatrica cadono nel vuoto se, come sta accadendo anche nel Friuli Occidentale, di fatto non ci sono date disponibili per le somministrazioni ai bambini. Le molte segnalazioni danno l’immagine di una situazione di forti difficoltà e preoccupazioni nelle famiglie, alle quali Regione e Asfo non stanno dando risposta». A denunciarlo è la consigliera regionale Chiara Da Giau (Pd), commentando l’andamento della campagna vaccinale anti covid per la fascia pediatrica, in particolare nel territorio dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale (Asfo).

«I contagi amplificati dalle festività, i conseguenti timori per la ripresa delle lezioni in presenza e purtroppo anche la triste notizia di una bimba deceduta nel vicinissimo Veneto, sono fattori che incidono pesantemente sulle famiglie che comprensibilmente guardano al più forte risposta che si possa dare in termini di protezione dal covid, i vaccini. Ma questa attenzione e responsabilità da parte dei genitori, che sta riscuotendo un forte seguito anche nel pordenonese, si scontra brutalmente con l’enorme difficoltà nelle prenotazioni dei vaccini per i bambini. In molti sono costretti a consultare call center e l’apposito portale continuamente, sperando nella buona sorte o rassegnandosi a spostarsi in altre province».

E ancora, continua Da Giau, «a tante famiglie è stato detto di approfittare delle vacanze di Natale per vaccinare i propri figli, per poi riportarli a scuola a gennaio protetti. Ma la buona volontà dei genitori si infrange contro la totale incertezza di come viene attuato il piano vaccinale pediatrico. Quello che sta accadendo non è affatto chiaro: mancano pediatri per le somministrazioni? Mancano le dosi? Come si intende intervenire per la copertura vaccinale dei bambini? Fedriga e Riccardi battano un colpo e diano risposte immediate alle famiglie, per non disincentivare la loro disponibilità a fare la loro parte per combattere la pandemia».

Ne parlano

Chiara Da Giau

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Chiara Da Giau
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