Terziario: Cosolini (Pd), nostro contributo per migliorare ddl 61

Pubblicato il martedì 11 Nov 2025

Trieste, 11.11.25 – «L’impianto del codice del commercio rappresenta una base di partenza e interviene in maniera apprezzabile su una serie di criticità ma va tuttavia rafforzato con proposte che abbiamo ritenuto di avanzare attraverso un pacchetto di emendamenti». Lo afferma il consigliere regionale Roberto Cosolini (Pd), relatore di minoranza del disegno di legge 61 “Codice regionale del commercio e turismo nella Regione Friuli Venezia Giulia” da oggi all’esame dell’Aula.

«L’obiettivo di ricondurre a un testo unico e organico la disciplina di due settori vitali per l’economia regionale, superando la stratificazione di normative succedutesi negli anni, è tuttavia un merito non trascurabile. Per quanto condivisibile questo metodo tipico dei testi unici, il rinvio a decreti, delibere e regolamenti non deve escludere la funzione del Consiglio e per questo abbiamo proposto un pacchetto di emendamenti che riteniamo importanti per la valutazione finale».

Tra gli emendamenti presentati dal Pd, elenca Cosolini, «abbiamo proposto la modifica dell’iter autorizzativo per l’apertura delle grandi strutture di vendita; delle premialità per le aziende che aderiscono a piattaforme di welfare territoriale, che attraverso accordi specifici con i distretti favoriscano il consumo del credito nei negozi fisici. E ancora, che l’osservatorio del commercio e del turismo collabori con la Commissione regionale lavoro al fine di valutare l’andamento e la qualità dell’occupazione; per quanto riguarda il capitolo del lavoro abbiamo proposto che le forme di premialità previste dalla legge siano concordate con i sindacati».

«La condivisione della scelta di fondo di questo testo deriva dalla presa in carico delle esigenze di affrontare diverse criticità come quelle relative allo spopolamento delle cosiddette aree interne, la funzione sociale del commercio di prossimità, la semplificazione. Condivisibile la parte relativa al turismo, con la scelta di sostenere modalità a favore del turismo lento». Certo, conclude Cosolini, «il ddl 61 non risolve tutti i problemi del commercio, determinati in larga parte dalla perdita del potere di acquisto, ma siamo impegnati responsabilmente affinché dall’Aula esca la legge migliore possibile».

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