Salute: Cosolini (Pd), indispensabile controllo qualità su prestazioni private

Pubblicato il mercoledì 19 Giu 2024

19.06.24 «I servizi sanitari delle Regioni stanno innegabilmente affrontando un periodo di difficoltà che deriva da diversi fattori: l’insufficienza delle risorse finanziarie, la carenza di alcune figure professionali e assetti organizzativi forse non sempre adeguati alle mutate esigenze della popolazione. La difficoltà a smaltire le liste di attesa è paradigmatica di questa situazione e il ricorso al privato accreditato è una delle soluzioni utilizzate. Ritenendo comunque prioritario il rafforzamento del servizio pubblico siamo consapevoli che un apporto complementare del privato accreditato è necessario». Lo afferma il consigliere regionale, Roberto Cosolini a margine della risposta odierna all’interrogazione attraverso la quale chiedeva “quali provvedimenti e quali indicatori sono stati adottati o sono in via di adozione ai fini del controllo qualitativo delle prestazioni affidate al privato accreditato”.

«Con la mia interrogazione ho inteso però sollevare una questione importante e cioè quella dell’indispensabile controllo della qualità delle prestazioni erogate dal privato accreditato evidenziando in tal modo la necessità di un monitoraggio capace di individuare eventuali servizi inappropriati e quindi una spesa male indirizzata». La Regione, continua Cosolini, «ha istituito un sistema di controllo sia a livello regionale che Aziendale che va via via implementato e rafforzato. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile assicurare alla governance della sanità, che deve essere saldamente in mano pubblica, quel ruolo di terzietà ed imparzialità che sole garantiscono al cittadino l’appropriatezza dei servizi sanitari».

«Nella risposta fornitami dall’assessore è emersa una vasta attività; auspico che tale attività, oltre a costituire valido strumento di governo, possa prendere altresì la forma di rapporti di monitoraggio da sottoporre periodicamente all’attenzione della commissione Salute del Consiglio regionale. Il privato fa il suo mestiere, anche quando rivendica più spazio come da dichiarazioni di questi giorni: tocca, secondo noi, alla politica garantire comunque il primato della sanità pubblica, innanzitutto con gli indispensabili e prioritari investimenti sulle strutture pubbliche, sull’innovazione e sulle risorse umane, e accertare con strumenti e indicatori adeguati la qualità delle prestazioni esternalizzate al privato».

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