COSOLINI: Relazione di minoranza sul DEFR 2023

Relazione minoranza sul Documento di Economia e Finanza Regionale 2023

Il Documento di Economia e Finanza Regionale 2023 presentato in questa occasione della discussione dell’Assestamento di bilancio estivo, non può che ricalcare e riportare in buona parte quanto già presente nella versione accompagnatoria degli strumenti di bilancio per il triennio 2022-2024.
Pertanto nella sostanza si può già esprimere la medesima valutazione sul metodo e nel merito già espressa in precedenza. Da un’analisi effettuata confrontando quanto scritto nelle precedenti versioni le novità e le differenze sono assai poche e poco significative.
Volgendo un rapido sguardo sulla prima parte del documento che tratta dell’analisi del contesto socio-economico regionale inserito nei più ampi scenari nazionale e internazionale, se ne recepisce una fotografia della situazione esistente con inquadramento di dati regionali nel contesto nazionale e internazionale che conferma quanto già noto rispetto alla sostanziale ripresa dei settori economici regionali con significativi performance anche rispetto ai dati nazionali e internazionali.
Di questa situazione siamo certo tutti soddisfatti, anche se c’era da aspettarsi una certa ripresa delle attività in generale e soprattutto una ripartenza in certi settori maggiormente rimasti “sospesi” durante la fase più acuta della pandemia da Covid.
La realtà dei fatti ha smentito le pessimistiche previsioni sulla tenuta del tessuto socio-economico regionale: sono passati solo 2 anni da quella sessione dedicata all’assestamento nella quale Giunta e maggioranza ci proposero, e votarono, un DEFR composto da pagine bianche giustificando tale scelta con una grave incertezza sulle risorse disponibili, scelta che criticammo e che oggi pare ancora più assurda e strumentale.
La questione semmai ora è se e quanto il sistema economico regionale reggerà all’impatto delle difficoltà provocate dalla crisi energetica, visto che non è chiaro quanto a lungo durerà e quanto dovranno essere robuste le misure per affrontare queste nuove difficoltà
Tornando al DEFR valgono, e quindi le sintetizziamo al massimo, considerazioni già proposte intervenendo sulle versioni precedenti ovvero:
– apprezzamento per un lavoro serio e diligente degli uffici, che caratterizza in particolare la prima parte del documento;
– la conferma di una sostanziale indisponibilità al coinvolgimento nelle scelte strategiche, da parte di questa Giunta, delle forze economiche e sociali e delle competenze preziose che caratterizzano questa regione: questo mancato coinvolgimento ovviamente impoverisce i contenuti politici del documento, perché è dal confronto fra una politica che non si rinchiude e le forze vive, le intelligenze, le capacità della società che possono uscire le idee migliori;
– la disattenzione nei confronti del DEFR confermata da parte della maggior parte degli Assessori, fatta eccezione per l’ass. Zilli e per pochi altri, che si evidenzia per l’ennesima volta con il fatto che parti significative di questo documento non sono state nemmeno illustrate nelle Commissioni di merito.
Mi soffermo sul tema del coinvolgimento: se la presunta mancanza di certezze sulle risorse vi aveva indotto a proporre un documento bianco, il quadro certo molto confortante di risorse disponibili maturato a partire dal 2021 e che trova clamorosa conferma in un assestamento senza precedenti avrebbe dovuto indurre Giunta e maggioranza ad aprire un confronto, raccogliere idee e proposte per cercare poi la sintesi più alta possibile.
Tutto ciò non è avvenuto e questo rappresenta un’occasione mancata. Non pagherete un prezzo immediato perché la quantità di risorse immesse in tanti canali di spesa certo risponderà a tante aspettative immediate. Ma certo avere disponibili in questi mesi quasi 1000 milioni di risorse poteva, e potrebbe ancora se su questo sarà possibile lavorare insieme in questi giorni, lasciare un segno più solido in attesa di tempi incerti.
Restano poi insufficienti a nostro avviso le scelte strategiche lungo alcuni punti di riferimento che avevamo già indicato nelle relazioni precedenti: Innovazione, Sostenibilità, Internazionalizzazione.
Il tema dell’ internazionalizzazione merita una sottolineatura: la collocazione di questa Regione, la sua naturale proiezione europea, la sua vocazione ad essere snodo di flussi di merci, di persone, di idee, vengono vissute per le ricadute immediate percepibili nei diversi comparti, dal turismo alle infrastrutture, ma non diventano la ragione e il motore di convinte scelte strategiche: questa spinta manca in diverse Missioni e manca in una impostazione che appare molto parziale di quella specifica intitolata alle Relazioni Internazionali.
Particolarmente asciutta, per così dire, la parte dedicata alla Missione 13 Tutela della salute: forse 3 miliardi di spesa manovrabile meriterebbero qualche riflessione in più sulla prospettiva strategica che deve farci uscire da una duplice emergenza, quella pandemica e quella dei tempi di attesa e rafforzare l’indispensabile sistema della sanità pubblica ma dobbiamo prendere atto di una indisponibilità al confronto che in più occasioni è stata ribadita da questa maggioranza, granitica anche se solo apparentemente nelle sue certezze che tutto vada bene. E si badi bene: non sottovalutiamo le difficoltà che deve affrontare chi in FVG come in altre regioni o al Ministero ha governato e governa in questi anni la sanità. Semmai abbiamo la sensazione che le sottovalutiate voi, che prevalga un navigare a vista, caratterizzato da scelte talora confuse, facilitato certo da risorse che nessuno ha mai avuto prima.
Vi sono altri punti deboli nel documento, o meglio punti in cui l’elencazione di azioni non consente di leggere una chiara linea politica ma a dieci mesi dal voto non ci attendevamo da questo punto di vista una discontinuità rispetto ad un’impostazione che ha caratterizzato questi quattro anni: sarà perciò il confronto dei prossimi mesi che consentirà soprattutto ai cittadini di poter valutare le diverse idee per la Regione che vogliamo nel futuro

Roberto Cosolini

Trieste, 20 luglio 2022

3612 - COS Relazione DEFR 2023