Tagliamento: Celotti-Conficoni (Pd) Giunta ritiri delibere su traversa

Pubblicato il venerdì 17 Ott 2025

Trieste 17.10.25 – «Apprendiamo con stupore ma anche con soddisfazione che il gruppo di Fratelli d’Italia e l’assessore Scoccimarro alla fine ritengono utile valutare soluzioni alternative per la messa in sicurezza del fiume Tagliamento. L’idea di produrre un documento di fattibilità delle alternative progettuali, confrontando i costi benefici dei possibili interventi e considerando l’intera asta del fiume non fa che rispondere alle richieste che insistentemente abbiamo avanzato in Aula, cercando di dare voce ai territori, ai tecnici, agli istituti di ricerca e ai numerosissimi cittadini che si sono attivati per chiedere di rivalutare la previsione delle traverse nel medio Corso che evidentemente non sono l’unica soluzione. A questo punto ci chiediamo se la Giunta Fedriga non ritenga di ritirare la delibera per lo studio e il progetto sul ponte traversa». Lo affermano i consiglieri regionali Manuela Celotti e Nicola Conficoni (Pd), a margine della conferenza stampa promossa oggi da Fratelli d’Italia.

«Oggi, gli esponenti di Fdi, di fatto, hanno riconosciuto che avevamo ragione e quindi servono degli approfondimenti maggiori e un ulteriore confronto con i territori, perché il tema della messa in sicurezza del Tagliamento è ancora troppo confuso e non privo di contraddizioni che giustamente stanno preoccupando intere comunità. Questo riposizionamento di parte della maggioranza accredita l’azione svolta da diversi consiglieri e consigliere di opposizione, dai sindaci, dalle centinaia di tecnici ed esperti che si sono attivati portando un contributo competente alla discussione, dalla mobilitazione popolare di migliaia di cittadini e cittadine che attraverso incontri, manifestazioni, petizioni e svariate azioni di sensibilizzazione hanno dato voce a intere comunità locali, che chiedono da un lato una urgente messa in sicurezza del fiume e dall’altro di individuare soluzioni realmente realizzabili ed efficaci, che coniughino la tutela delle comunità rivierasche con la tutela dell’ecosistema fluviale. Una prova in più che la strada giusta è quella del “debat public” e che la maggioranza e la giunta dovrebbero avere il coraggio di avviare un vero processo partecipato».

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